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Ok, ok, ho detto che la sceneggiatura fa acqua quindi devo per lo meno spiegarmi. 
 
Innanzitutto il prologo del film: l'ingegnere è assunto per fare il reverse engineering di un rivoluzionario monitor 3D. Alla fine del reverse engineering si scopre che il tizio che per tutto il film fa la parte dell'amico pure lui scienziato ha una macchina per cancellare la memoria che agisce a livello neuronale sul cervello. Qualsiasi scarpa sa che prima che arrivi il tempo in riusciremo a interagire in minima parte con il cervello umano i monitor 3D te li tireranno dietro come fanno ora con i telefonini. 
Sarebbe stato più credibile qualsiasi altra cosa (l'iniezione per cancellare la memoria con marcatori chimici era già più plausibile), ma a quanto pare chi ha scritto la sceneggiatura non ha saputo resistere, forse per infierire con l'ennesima iniezione di computergrafica. Francamente ho preferito film come Total Recall dove c'era più sostanza. 
 
Seconda cosa, dopo la cancellazione della memoria, Michael non si ricorda più della tipa tanto da poterla confondere con un'altra durante l'incontro al bar... peccato che l'avesse conosciuta a un ricevimento la sera prima o giù di lì. Ma forse i corsi americani di Ingegneria oltre a Inseguimento Con La Moto I e Inseguimento Con La Moto II contemplano anche Rimorchiamento I, II e III, per cui insomma.... tra tutte quelle che conosceva ai vari ricevimenti mondani... dai come si fa a ricordare? 
 
Il resto del film è ben girato, con purtroppo la solita propensione tutta americana a sparatorie e inseguimenti che è già stata secondo me il tallone d'Achille di Matrix (Matrix è entrato nell'olimpo dei film di fantascienza anche per le particolari tecniche cinematografiche con cui è stato girato, ma io ricordo con una certa nostalgia Dark City - che ha avuto molta meno pubblicità). 
 
Peccato per le cose di cui sopra e per la scelta di Ben Afflek francamente inadeguato in questo ruolo, soprattutto se confrontato con l'onesta interpretazione della Thurman. Per fortuna la trama è solida e nonostante tutto il film tiene. 
 
Bisogna riconoscere a John Woo un certo coraggio nella frecciatina nemmeno troppo velata alla "guerra preventiva" di Bush: dai tempi delle torri gemelle non è raro vedere momenti di patriottismo più o meno velato nelle pellicole in uscita, ne avrete notati certamente. E' più raro vedere momenti di sana ed onesta critica, e per lo meno in questo si rispetta P. K. Dick, che non è mai stato tenero con le lobby ed il potere costituito. 
Questo assieme al messaggio sul reale significato del conoscere il proprio futuro rendono il film meritevole di visione. 
 
Ma se mi posso permettere un'ultima critica, credo che il finale paradossalmente possa invalidare buona parte del significato del film. Vincere 90 milioni di dollari alla lotteria potrebbe dopotutto essere anche un modo per cancellare il proprio futuro, perché se non si ha la giusta predisposizione intellettuale un evento del genere può privare un individuo di una delle cose in fondo più divertenti della vita, e cioè darsi da fare con le proprie forze per avere l'indipendenza economica, mettere su un'attività, insomma industriarsi. Lo si può fare anche con molti soldi in tasca, se si hanno le capacità e la voglia di mettersi in gioco, ma la tentazione di imboscarsi alle Bahamas nell'ozio più assoluto potrebbe essere forte... e distruttiva.... 
 
 
That's all, folks. 
 
 
 
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