Flight di Robert Zemeckis

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locandina Flight
 
Regista: Robert Zemeckis
Titolo originale: Flight
Durata: 138'
Genere: Drammatico
Nazione: U.S.A.
Rapporto:

Anno: 2012
Uscita prevista: 24 Gennaio 2013 (cinema)

Attori: Denzel Washington, John Goodman, Bruce Greenwood, Don Cheadle, Kelly Reilly, Melissa Leo
Sceneggiatura: John Gatins

Trama, Giudizi ed Opinioni per Flight (clic qui)...In questa pagina non c'è nemmeno la trama per non fare spoiler in nessun caso.
 
Fotografia: Don Burgess
Montaggio: Jeremiah O'Driscoll
Musiche: Alan Silvestri
Costumi: Louise Frogley

Produttore: Laurie MacDonald,Walter F. Parkes,Jack Rapke,Steve Starkey,Robert Zemeckis
Produttore esecutivo: Cherylanne Martin
Produzione: Paramount Pictures, Parkes/MacDonald Productions
Distribuzione: Universal Pictures Italia

La recensione di Dr. Film. di Flight
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Colonna sonora / Soundtrack di Flight
Potrebbe essere disponibile sotto, nei dati aggiuntivi (clic qui).

Voci / Doppiatori italiani:
Francesco Pannofino: William 'whip' Whitaker
Alessandra Cassioli: Margaret Thomason
Stefano De Sando: Harling Mays
Valentina Mari: Nicole Maggen
Hugh Lang: Ellen Block
Katerina 'trina' Marquez: Don Cheadle
Charlie Anderson: Nadine Velazquez
Ken Evans: Bruce Greenwood
Craig Maston, Capo Investigazione Ntsb: Brian Geraghty

Personaggi:
Denzel Washington: William 'whip' Whitaker
Tamara Tunie: Margaret Thomason
John Goodman: Harling Mays
Kelly Reilly: Nicole Maggen
Melissa Leo: Ellen Block
Fabrizio Vidale: Don Cheadle
Barbara De Bortoli: Nadine Velazquez
Angelo Maggi: Bruce Greenwood
Gianfranco Miranda: Brian Geraghty

Informazioni e curiosità su Flight

Note dalla produzione:


Il percorso di Flight
Nel 1999, lo sceneggiatore ed ex attore John Gatins ha lavorato come consulente tecnico su un film “epico a tema militare” trascorrendo la maggior parte del suo tempo con altri consulenti tecnici, per lo più piloti della Marina, che gli hanno raccontato le “storie più folli” su cosa hanno dovuto fare per far atterrare i loro aerei sui mari in tempesta.
Queste vivide storie hanno messo in moto l’immaginazione dello scrittore che, dalla sua, subisce sia il fascino che la paura di volare. Lo stress, la pressione e l’euforia di portare a termine queste acrobazie in aria – che tipo di mentalità avevano i piloti e come si rilassavano in compagnia dei mortali sulla terra?

E’ iniziata così l’odissea, durata dodici anni, che alla fine ha portato Flight sullo schermo. Il principale conflitto drammatico esplorato in Flight è l’incapacità di Whip Whitaker di essere sincero con se stesso. Lui è un esperto del rifiuto, anche quando la sua personale spirale discendente aumenta esponenzialmente. Come dice Gatins: “Flight è uno studio sul personaggio di un uomo che lotta davvero contro i suoi demoni. Quello che per lui avrebbe dovuto essere un normale giorno di lavoro si trasforma in una serie di eventi sfortunati che portano ad un avvenimento disastroso sul suo aereo. Da qui inizia a svolgersi per lui una storia più grande sia personale che professionale. Mentre questo mondo si schiude, noi guardiamo l’uomo al centro disfarsi e svelarsi.”

Gatins ha fatto ampie ricerche su veri disastri aerei. A quel tempo, il leggendario atterraggio miracoloso sul fiume Hudson della US Airways fatto dall’eroico pilota Sully Sullenberger, era ancora recente. Con l’aiuto del NTSB e delle interviste con i piloti, alla fine Gatins ha scritto un trattamento di 35 pagine che sarebbe poi stato Flight, che con l’aggiunta di elementi della sua propria storia è diventato più che un semplice film su un disastro aereo.
“Parte della mia vita personale ha trovato la sua strada nel tessuto della sceneggiatura. Per me è stato un vero e proprio esercizio esaminare le problematiche e i demoni che io ho avuto durante tutto il corso della mia vita e vedere come si collegassero a questo personaggio che sta vivendo un grande evento,” dice Gatins.
Gatins spiega che una parte della dipendenza di Whip include le bugie che lui dice a se stesso e quelle che le altre persone gli chiedono di dire. La sua vera prova arriva quando “… il peso di queste bugie arriva a un punto di rottura in cui lui dovrà prendere una decisione,” dice Gatins.

“Quando l’ho letto mi è sembrato che una piccola parte dell’anima di John fosse stata strappata fuori e messa in queste pagine. Era una storia straordinaria, sorprendente e ipnotizzante a tantissimi livelli” dice Parkes. “E il personaggio principale, interpretato brillantemente da Denzel, è al suo centro, eroico e affascinante fuori, ma completamente vulnerabile dentro. Credo che questa sia una cosa con la quale possiamo immedesimarci tutti. Alla fine è una storia che parla di una persona che sta arrivando a patti con quello che realmente è.”
MacDonald aggiunge che, anche se Gatins non aveva ancora finito la sceneggiatura quando loro l’hanno letta la prima volta, la storia li ha intrigati lo stesso.

“La prima stesura non era ancora finita, ma noi abbiamo amato il suo potenziale. Aveva personaggi complessi, e moralmente compromessi; è come un thriller giudiziario ma, mentre la storia va avanti, ci si rende conto che per Whip vincere il suo caso significherebbe il suo grande crollo. Se lui non affronta la verità di chi è veramente verrà distrutto in una maniera molto più profonda. In un senso più universale, sappiamo tutti cosa vuol dire avere delle cose che non vogliamo affrontare o risolvere, le bugie che diciamo a noi stessi e agli altri. Mi è piaciuta moltissimo l’idea che si spera quasi che succeda una cosa brutta al protagonista perché questa sarebbe l’inizio della sua redenzione. E non ho mai visto prima una storia così,” dice Parkes.
Per Zemeckis, da tempo all’avanguardia per quanto riguarda la tecnologia degli effetti speciali e visivi nel cinema, Flight segna il ritorno al cinema live-action.
L’innovativo regista ha trascorso lo scorso decennio dirigendo e producendo film che usavano la tecnologia motion capture, ma i personaggi forti con percorsi emotivi avvincenti sono comunque una caratteristica di tutti i suoi film, incluso Flight.

“Quello che mi ha davvero catturato è stata la complessità di tutti i personaggi, che hanno tutti delle sfumature. Non sono i tipici ‘bravi ragazzi e/o cattivi ragazzi’. Ognuno nel film è, in qualche modo, danneggiato e questo diventa il motore drammatico del film,” dice Zemeckis.
“Un altro aspetto interessante del film è che la suspense viene dall’incertezza di cosa faranno i personaggi, di come reagiranno. Non c’è una bomba ad orologeria che sta per esplodere né un meteorite in arrivo per distruggere la terra. La trepidazione viene dal non sapere quello che faranno i personaggi scena dopo scena. E’ raro trovare una sceneggiatura che ha questo tipo di profondità e complessità. Questo è quello che mi ha attratto. Volevo vedere come andava a finire, cosa sarebbe successo al personaggio di Whip.”

Il socio di lunga data di Zemeckis, Steve Starkey, ha capito la sua attrazione verso il progetto. “Gli intetressi di Bob sono così tanti che la sua decisione di fare questo film non mi ha sorpreso” dice Starkey. Il produttore di Flight, che collabora con il suo socio della ImageMovers, Robert Zemeckis, da 25 anni, nota che da pilota lui stesso, Zemeckis: “… ha capito senza sforzi le esigenze di questa professione, e per questo era profondamente interessato a trasmettere un senso di realtà e credibilità alle sequenze dell’aereo nel film. Il disastro aereo è comunque principalmente uno strumento che gli ha permesso di arrivare alla storia vera. Al centro c’è la storia di un uomo che lotta per trovare la sua verità. L’incidente aereo scatena una serie di eventi che gli fanno guardare dentro di sé e scoprire la verità su se stesso.”

A differenza della maggior parte dei piani di produzione, Zemeckis ha girato il film in sequenza per dare modo alle interpretazioni di crescere in modo organico, permettendo agli attori e ai realizzatori di imparare e ampliare i loro personaggi mentre il film si evolve. Per aiutare questo processo ha invitato lo sceneggiatore John Gatins a essere sul set ogni giorno per tutto il corso del film per consultare e valorizzare il copione quando c’erano dei cambiamenti o delle rivelazioni.
Una cosa che non è cambiata è stata Whip. Lui è la quintessenza dell’antieroe, cosa che Zemeckis ha chiarito subito all’inizio delle riprese. “Non credo che ci sia alcun dubbio sul fatto che tutti quelli che vedranno questo film non potranno far altro che rimanere scioccati quando vedranno la scena all’inizio dove Whip partecipa a ogni immaginabile eccesso e poi si trasforma in un pilota affidabile quando esce dalla porta” sostiene Starkey. “E’ uno shock per il sistema. E’ un cambiamento che nessuno si aspetta, e il modo in cui Bob l’ha girato lo rende ancora più forte, con uno spaesante senso dell’umorismo.”

Lo sconvolgente volo non è che l’inizio del viaggio. Attraverso Whip Whitaker, Flight esplora dilemmi morali fondamentali. Secondo Gatins: “Whip è un uomo che si è messo in una situazione compromettente, ma che fa una miracolosa acrobazia aerea e si conquista il diritto di controllare il suo destino. Quello che per me viene fuori è la questione del valore di vivere una vita onesta. E’ una parte importante del film e vogliamo invitare il pubblico ad essere ‘la giuria popolare’ del mondo di Whip e a guardarlo lottare con le forze che stanno provando sia a farlo fuori che a renderlo un eroe.
Da cosa lo giudichiamo? Dalla sua notevole manovra in volo o dai suoi demoni personali?”
Il produttore Walter Parkes aggiunge che parte dell’avvitamento personale di Whip ha a che fare proprio con il sistema che lo consacra supereroe.
“Si viene a creare una strana situazione che, in un certo modo, da positiva si trasforma in controproducente. Whip ha fatto tutto nel modo giusto – ha fatto atterrare l’aereo miracolosamente e ha salvato delle vite. Viene celebrato come un eroe ma il problema è che lui è anche una vittima. Alla fine il film parla di come vivere la propria vita in buonafede – e questo significa dire la verità,” dice Parkes.


La lista passeggeri di Flight – Il Cast
L’attore premio Oscar® Denzel Washington interpreta il ruolo drammatico del protagonista Whip Whitaker, un pilota pieno di difetti, ma molto abile nel suo lavoro, che riesce con successo a far atterrare un aereo evitando un disastro e salvando 96 delle 102 vite a bordo. Per i media e il popolo americano Whip è un eroe. Ciononostante la sua vita è piena di contraddizioni, vizi e scarso giudizio. Washington, uno degli attori più stimati della sua generazione, ha interpretato credibilmente agenti di polizia, detective, avvocati, ufficiali di sottomarini nucleari, e controllori di treni. Con Flight, aggiunge al suo curriculum il ruolo del pilota di aerei di linea.

“E’ stato davvero divertente guardare Denzel. Cioè, quando lo guardi recitare non riesci a credere ai tuoi occhi. Il genio di Denzel è quando riesce a fare qualcosa che a me piace chiamare ‘recitare dietro agli occhi’. Ci sono molte scene nelle quali riesci davvero a provare la sua miseria che è sorprendente da vedere. E’ davvero uno dei più grandi attori di oggi. Lavorare con lui in questo ruolo è stata la realizzazione di un sogno” dice Zemeckis.
“Siamo stati davvero fortunati a lavorare con Denzel,” aggiunge il produttore Starkey. “Quando lo vedi nel personaggio non riesci a immaginare nessun altro a interpretarlo.”
Dopo la prima lettura del copione, Washington ha capito immediatamente che il personaggio e la storia di Whip Whitaker avevano tutte le sfumature emotive e i tratti caratteriali che lo attraggono. John Gatins ricorda: “Prima di mettere insieme tutto il film ho parlato per due ore con Denzel e lui mi ha raccontato cosa pensava del copione. Gli aveva toccato molti tasti giusti. Ha detto, ‘Sai che questo è materiale pericoloso’ con una specie di sorriso – con quella specie di sorriso alla Denzel. Era chiaro che lo aveva davvero affascinato.”

Gatins nota che Washington era anche molto interessato alla sua connessione personale con il film. “La prima volta che mi sono seduto con Denzel per parlare del copione, lui è andato direttamente a ‘quel’ punto perché lui è un attore che ha bisogno di sapere tutto,” dice Gatins. “Ha mirato immediatamente a me e ha detto, ‘Raccontami quella storia. So che hai fatto ricerche su ogni aereo mai caduto o che abbia mai avuto incidenti, e su cosa potesse verosimilmente succedere all’aereo del nostro film, ma io voglio davvero conoscere la TUA storia personale – come sei arrivato a questo, e come ti poni tu rispetto alla dipendenza, se ne hai mai avuta una.’ Abbiamo avuto una conversazione molto franca. Lui è stato grande da questo punto di vista.”
In realtà Washington ha letto la sceneggiatura molto prima che Zemeckis si legasse al film ma è stato contentissimo di sapere che il regista era interessato a dirigere Flight.
“Pensavo che lui fosse perfetto – quando ha accettato la regia il film per me è davvero decollato” dice Washington.

Molto presto, Starkey ha chiesto a Washington che cosa lui, come produttore, avrebbe potuto fare per aiutarlo a prepararsi per la parte di Whip Whitaker. “Mi ha detto che la cosa più importante per lui era imparare come fare il pilota,” ricorda Starkey.
Starkey dice che Washington voleva lavorare con un istruttore di volo e sottoporsi a un training serio cosicché interpretare un pilota sarebbe stato spontaneo, come una seconda natura, soprattutto per le scene in cui lui si trova nella cabina di pilotaggio e assume il controllo dell’aereo. Starkey continua: “Lo abbiamo messo in contatto con un pilota di Atlanta e lui è andato su un simulatore e ha trascorso molte ore a esercitarsi per poter diventare abile nel pilotare un aeromobile. E’ molto credibile quando comunica con la torre di controllo, parla con il suo co-pilota e quando pilota in generale.”

Washington si è anche occupato scrupolosamente di far sapere ai piloti che il film non era un atto d’accusa contro di loro.
“Volevo che loro sapessero che il film non tentava di criticare i piloti o le linee aeree. Non è tanto sul volare quanto sulla dipendenza, almeno per quanto riguarda il mio personaggio. Avrebbe potuto lavorare all’ufficio postale, ma pilotare un aereo intensifica la drammaticità della situazione. Il film parla di un uomo che ha dei problemi e che potrebbe essere un regista, un pilota o un idraulico. La dipendenza e il rifiuto sono gli stessi e lo è anche la guarigione, si spera. Ma quello del pilota è un lavoro duro, di grande stress. Si vola da LA a NY a Hong Kong, si trascorrono 24 ore là, ci si gira e si ritorna indietro e poi si fa tutto di nuovo. Questo è duro per il corpo, ci si ritrova da soli in questi hotel con sconosciuti e i tuoi assistenti di volo diventano la tua famiglia. Ma potrebbe essere chiunque a trascorrere quella notte solitaria in una camera d’albergo alle prese con i suoi demoni” dice Washington.

Washington, Zemeckis e Gatins si sono immersi nella sceneggiatura insieme, discutendone, analizzandola e facendola propria. E’ un processo estremamente naturale che permette alla squadra di comprendere il personaggio dal di dentro.
“Non sono state delle vere e proprie prove nel senso convenzionale; ci siamo chiusi in una sala conferenze e per ore e ore abbiamo parlato delle scene una per una per assicurarci che stavamo tutti andando nella stessa direzione. Ci siamo fatti poi tutte le domande chiave, abbiamo analizzato il copione e parlato del modo migliore di recitare alcune battute. Questo ci ha permesso di entrare veramente nella psicologia del personaggio e capire cosa prova in ogni momento. E poi un attore eccellente come Denzel ha preso tutto e lo ha fatto accadere attraverso la sua straordinaria performance,” dice Zemeckis.

E’ stato nel corso di queste conversazioni, dice Washington, che Whip ha cominciato a materializzarsi per lui – un processo creativo ineffabile che Washington condivide ma che non ama analizzare e sviscerare troppo.
“John Gatins e Bob Zemeckis hanno capito a fondo questo personaggio… ogni tanto questo tipo di collaborazione funziona. Si possono avere le stesse persone straordinarie in una stanza con un copione straordinario e rovinarlo comunque. In questo caso, credo che Bob abbia forgiato un film grandioso e che io sia solo stato una parte di questo processo. Non c’è una pillola magica ma io ho fatto una gran parte del lavoro sul personaggio solo stando seduto in quella stanza con Bob e John, lavorando con loro sul copione” dice Washington.
Il produttore Walter Parkes aggiunge che parte del talento di Zemeckis come filmmaker è la sua capacità di gestire sia gli aspetti tecnici che quelli umani del processo creativo.

“In una scena, non porta il tutore né usa il bastone, nella successiva entra con il tutore. Se lo mette quando gli serve ma non necessariamente a causa dei suoi problemi fisici. Cerca solo di salvarsi le spalle. Whip è un gran bugiardo che nega tutto e cerca di salvarsi con le bugie” dice Washington
Per un personaggio complicato e sfaccettato come Whip, questo si è dimostrato inestimabile. In un certo senso, Whip “recita” tutto il tempo. Washington trasmette la consumata capacità di Whip di ingannare tutti, incluso se stesso, attraverso il fascino e la sicurezza di Whip ma anche con dettagli più piccoli ma molto significativi. Dopo l’incidente, Whip si rimette in ospedale ma le sue ferite – o la mancanza delle stesse – rivelano qualcosa di più profondo sulla sua personalità.

“Io non chiedo a un attore dova va a prendere la sua recitazione. Il mio lavoro come regista è controllare/regolare quella recitazione, permettendo all’attore di capire quanto debba essere triste o felice in un certo momento, per esempio. Dove l’attore vada a prendere quell’emozione non è affar mio e fa parte del suo talento,” dichiara Zemeckis.
“A guardare Bob lavorare si vede pura maestria cinematografica. Lui padroneggia ogni aspetto della tecnologia del fare film – sul set non c’è lavoro che non capisca o non sappia fare lui stesso. Ma comunque, quando si tratta degli attori, è totalmente protettivo nei confronti del loro lavoro e approccio e crea per loro un’atmosfera di sostegno e sicurezza tutto il tempo.

L’attrice britannica Kelly Reilly è Nicole Maggen, una giovane donna bella ma inquieta di Atlanta che lotta contro i suoi problemi di abuso di sostanze stupefacenti e che diventa amica di Whip.
“Lei ha il suo personale tipo di incidente aereo che si intreccia con la storia di Whip” dice Gatins. “I due si conoscono all’ospedale, in un momento davvero miserabile delle loro vite, e questa diventa la genesi del loro rapporto che ci porta attraverso gran parte della storia.”
I realizzatori del film hanno condotto un’ampia ricerca e fatto varie audizioni per scegliere l’attrice per questo ruolo emotivamente forte. Reilly, nota per i suoi numerosi ruoli televisivi e cinematografici nella sua nativa Inghilterra, e che di recente è stata vista insieme a Robert Downey Jr e Jude Law nei blockbuster della serie Sherlock Holmes, ha fatto un provino per la parte alla vecchia maniera.

“Trovare Kelly è stata una di quelle fantastiche storie di Hollywood. Lei sapeva che stavo cercando un’attrice per la parte e si trovava per caso in vacanza in Texas. Ha registrato un video e lo ha mandato al nostro responsabile casting. Ho visto la performance e ho detto, ‘Wow! Fatela venire!’ La conoscevo dai film di ‘Sherlock Holmes’ ma, dato che è un’attrice inglese, non ci era venuta in mente. Dovevo incontrarla. E non appena ha fatto la lettura con Denzel, è stato chiaro che tra i due c’era un’ottima sintonia. Lo abbiamo sentito tutti, incluso Denzel. Non abbiamo dovuto fare uno screen test tradizionale, lei ha la presenza e ha capito appieno la vulnerabiltà e la calma determinazione di Nicole,” dice Zemeckis.
“Kelly ci ha fatto rimanere di stucco,” dice Starkey entusiasta. “Siamo stati affascinati da quello che ha fatto.”
Parkes aggiunge che lei ha portato al ruolo una verità critica, reale.
“Nicole inizia come salvagente per Whip. Lui pensa che magari non riesce ad avere il controllo sulla sua vita ma che forse potrebbe salvare lei. Quello che lo sorprende – e che sorprende anche il pubblico – e Kelly ha dato a questo un grandissima onestà – è che lei rifiuta di essere trascinata giù da lui, di rinunciare alla sua propria sopravvivenza,” dice Parkes.
Il film e il ruolo erano sul radar di Reilly, ma per lei anche solo conoscere la squadra creativa è stato un premio.

“Mi sono appassionata a questo copione per un po’ di settimane. Molte persone avevano voce in capitolo in a una decisione come questa, ma all’improvviso mi sono ritrovata a L.A. per incontrare Bob. E’ stata una giornata davvero meravigliosa. Ero molto nervosa, ma sapevo di trovarmi in una stanza piena di persone con le quali volevo veramente lavorare perché erano professionali, generose e intelligenti nei confronti del film e dei personaggi. Mi hanno fatto sentire la benvenuta e mi hanno messo a mio agio. Quando sono uscita dalla stanza, ho pensato che questo incontro fosse un regalo esso stesso. Ho pensato che quest’esperienza fosse un privilegio e che se avessi avuto la parte, sarebbe stato un bonus. E poi ho avuto la parte!” dice Reilly.
Flight è il primo film di Reilly girato in America e la sua prima occasione di interpretare un’americana. Come tale, ha lavorato diligentemente con un dialect coach per perfezionare il suo accento della Georgia, ma sono stati i temi più universali della guarigione e della redenzione ad attrarla. Quando conosce Whip, Nicole sta combattendo contro una seria tossicodipendenza. Il loro incontro casuale nell’ospedale dove lui si sta curando dopo l’incidente e lei si sta riprendendo da un’overdose, alla fine, la mette sulla buona strada verso la salvezza.

“Questa storia parla anche delle persone di cui talvolta abbiamo bisogno in certi momenti della nostra vita e di come queste ci cambino. E Nicole sta cercando di cambiare, ma è incatenata alla sua dipendenza. In un certo senso, Whip la salva. La porta fuori dal suo mondo e le da un posto dove può provare a guarire. E poi lei diventa anche parte dell’AA, un programma che aiuta le persone a riprendersi quando sono pronte a chiedere aiuto. Da sola lei non ce l’avrebbe fatta. Bob era convinto che una volta che Nicole fosse sopravvissuta all’overdose, si sarebbe resa conto di quanto sia bella la vita e non avrebbe più voluto essere schiava della droga. Mentre lei tenta di tornare a galla, cerca anche di aiutare Whip, ma lui è ancora molto incastrato nel rifiuto e nella negazione. Quando lei sta meglio, comincia a diventare per lui un esempio positivo, a mostrargli la verità” dice Reilly.
Reilly descrive Nicole come “sola e distrutta” prima di conoscere Whip.
“Quando la vediamo per la prima volta, lei è nel suo trip di tossicodipendente. La sua droga d’elezione è l’eroina. Più avanti nel film capiremo perché. Con la perdita di sua madre e un padre alcolista, lei ha solo fatto scelte sbagliate, ha preso delle brutte strade e ha finito per perdersi” dice Reilly.

Gatins descrive Nicole e Whip come “…due persone danneggiate – e danneggiate nello stesso modo – che sono immediatamente attratte l’una dall’altra. Anche se i due non potrebbero essere più diversi nella vita di tutti i giorni – lui è un pilota e lei una fotografa tossica – non ha importanza. Loro vengono immediatamente risucchiati uno nella vita dell’altro.”
Descrivendo l’esperienza di lavorare con Denzel Washington, Reilly dice che è stato come “essere un pugile in un ring con un campione di pesi massimi.” L’attrice continua: “Lui è così intenso, brillante, e straziante. In quasi ogni scena mi ha commosso tremendamente con la verità del suo personaggio. E’ davvero triste guardare qualcuno così onesto e vero con un personaggio che sta facendo un percorso piuttosto brutto.”

Per assistere Reilly nel prepararsi per il suo personaggio, i realizzatori del film hanno ingaggiato Mitchell Riley, un artista di strada di Atlanta ed ex tossico lui stesso, che ha lavorato con lei sulle tecniche e sensazioni fisiche inerenti al farsi di eroina e l’ha introdotta agli ‘attrezzi del mestiere’, come siringhe e cucchiai. Si sono incontrati varie volte prima delle riprese e Riley era sul set per monitorare l’azione durante le riprese.
“Il vero regalo che mi ha fatto” continua Reilly, “è che ha parlato con me della sua dipendenza e del suo persorso per disintossicarsi. E questa parte psicologica è stata quella interessante per me da applicare al mio personaggio; capire come ci si possa tirare fuori da quella prigione emotiva.”

L’acclamato attore Don Cheadle interpreta l’avvocato difensore con base a Chicago, Hugh Lang, che viene ingaggiato per dare il suo parere sulle possibili imputazioni penali di negligenza che Whip Whitaker potrebbe dover affrontare per il suo coinvolgimento nell’incidente aereo. Flight segna la prima volta che Cheadle ri-lavora con Denzel Washington dal tempo della sua interpretazione memorabile nel ruolo del coprotagonista Mouse nel film poliziesco drammatico di Carl Franklin del 1995, Il diavolo in blu.
“Durante l’indagine viene alla luce che il Comandante Whitaker ha assunto droghe e che era ubriaco prima del volo,” dice Cheadle. “Viene fuori dal rapporto tossicologico. Questo è un grosso guaio per me perché devo inventarmi un modo per uscirne, cercare di fargli tenere il suo lavoro, mantenere il nome della linea aerea e proteggere tutti.”

Il loro è un rapporto traballante, nessuno dei due vuole bene all’altro e la fiducia che dovrebbe esserci tra avvocato e cliente è davvero poca, per usare un eufemismo.
“Il modo in cui io e Denzel abbiamo parlato del loro rapporto è che a Whip non piace Hugh, ma lui è comunque lì per salvarlo. Per ovvie ragioni, Hugh prova le stesse cose nei confronti di Whip. Attraverso il loro rapporto davvero interessante, si può entrare nella profonda psicologia del personaggio di Whip. Non riesce a sopportare l’idea che questo sia il punto in cui si trova nella sua vita, e di aver bisogno dell’aiuto di uno come Hugh. Non capisce come sia arrivato a questo punto e l’unica cosa che può fare è inveire contro di lui, ma Whip ha comunque bisogno di Hugh perché lui gli farà evitare la prigione. E’ un rapporto molto, molto complicato” dice Zemeckis.

Dopo aver parlato con il regista, a Cheadle è stato chiaro che Zemeckis voleva indagare i significati più profondi del film e quello che succede a Whip e a ogni personaggio. Cheadle spiega: “Il mio personaggio prova ad aiutare Whip, ma lo aiuta anche ad evitare le responsabilità in un certo senso. E questo è lo sforzo: io che recito nella parte di un avvocato difensore che cerca di proteggerlo, e lui che cerca di capire cosa significa davvero la protezione.”
Cheadle nota anche che spesso Whip non è il personaggio più simpatico e piacevole e che è particolarmente denigratorio nei confronti di Lang. Cheadle aggiunge che questo aspetto era una parte critica della psiche e del percorso emotivo di Whip e, dice, dimostra che Washington era pronto a sondare i lati più oscuri di Whip Whitaker.

“Credo che quando si sceglie un attore come Denzel per una parte come questa ci si possa aspettare di vedere la reale volontà da parte sua di andare in luoghi davvero scomodi. Tutti vogliono piacere, tutti vogliono essere considerati il ‘bravo ragazzo’, ma Whip deve liberare alcuni demoni perché questo succeda e nel processo far vedere al pubblico il lato più brutto” dice Cheadle.
“Alla fine, i travagli di Whip conducono ad una redenzione,” aggiunge l’attore. “Per lo più si parla di una persona che si confronta con la sua vera natura; permetterà a se stesso di venir trascinato giù da quelle parti che sono meno positive o combatterà e lotterà per trovare una sorta di pace e tranquillità che, alla fine, potrebbe pure essere spirituale?”

Il pluripremiato attore veterano del cinema e della televisione, John Goodman, è già apparso con Denzel Washington nel thriller del 1998 Il tocco del male. In Flight Goodman interpreta il vivace miglior amico di Whip, Harling Mays, un uomo che è un’ancora nei momenti più bui. “Harling è il confidente, l’amico e il compare di merende di Whip, che, a dispetto di tutto, è un suo grande sostenitore” dice Gatins. “Nonostante il fatto che lui sia un tizio che forse vende droga e vive ai margini di quella che la gente considera la società normale, io penso che lui sia incredibilmente onesto con il suo amico e che gli voglia molto bene.” Gatins aggiunge che l’amico frenetico di Whip prova molto affetto per lui e, per questo, diventa l’unica persona che lui può chiamare nel momento del bisogno. Harling è la persona su cui Whip può davvero fare affidamento.

Lui diventa anche il personaggio su cui il pubblico può fare affidamento per una risata, anche se non è proprio il tipo più raccomandabile. E’ un filo di rasoio sul quale Goodman cammina con aplomb.
“Il personaggio di John Goodman è il classico tipo che incoraggia involontariamente la dipendenza, ma è anche la parte comica. Si potrebbe considerare il personaggio più pericoloso del film; lui è vero e sincero e da qui deriva la sua comicità. E naturalmente John è semplicemente un grande attore che ha un tempo comico formidabile e la grande capacità di improvvisare. Lui sa esattamente cosa deve fare per questo personaggio. Per me, la grande ironia è che, alla fine della fiera, lui è il pusher di Whip. E’ il diavolo. Ma non vedi l’ora di vederlo sullo schermo,” dice Zemeckis.

L’amicizia tra Whip e Harling è reale, ma tra i due c’è anche dipendenza. Harling si prende davvero cura di Whip, ma tiene entrambi su una striscia di Moebius di dipendenza e rifiuto.
“Loro si affidano l’uno all’altro e si capiscono a vicenda. Harling è l’uomo che fornisce a Whip quello che vuole e di cui ha bisogno, e sa quando farlo, lui sa quanto è caduto in basso Whip ma non giudica, lui provvede” dice Washington.
Il versatile attore canadese Bruce Greenwood interpreta il vecchio amico di Whip, Charlie Anderson – un ex pilota militare e commerciale che conosce Whip dai loro giorni in Marina e che, ora, è il responsabile del sindacato dei piloti assegnato a lavorare come contatto di Whip e persona di punta nell’indagine sul disastro del SouthJet 227. L’attore ha fatto già coppia con Denzel Washington nel thriller del 2006, Déjà vu – Corsa contro il tempo.

Greenwood dice che Charlie e il sindacato che rappresenta non si occupano tanto dello status di eroe di Whip dopo il volo, quanto di proteggere i loro stessi posti di lavoro.
“E’ una brutta china morale ed etica” dice l’attore. “La loro scelta è proteggere qualcuno che ha fatto una cosa terribilmente sbagliata, ma in cambio permettere ad una compagnia aerea di sopravvivere e a duemila persone di tenere il loro posto di lavoro, oppure di sacrificare quest’uomo e lasciarlo da solo a occuparsi dei suoi demoni. E’ complicato. Non è facile trovare una risposta.”
Zemeckis definisce Charlie ‘l’uomo comune’ del film.
“Lui rappresenta la verità e la giustizia. Ma ognuno intorno a lui sembra avere molto più potere e schiacciare quello che lui cerca di fare. Il suo personaggio vuole solo aiutare un buon amico, una persona che conosce da quando è giovane. Sono cresciuti insieme in Marina e lui crede sinceramente che Whip sia stato messo su un aereo difettoso e sia comunque riuscito a salvare tutte quelle vite,” dice Zemeckis.

Lo sceneggiatore Gatins aggiunge che il personaggio di Greenwood è: “quello che riempie il gap tra quello che Whip era prima, da giovane pilota, e l’uomo che è oggi. Charlie ha conosciuto Whip da giovane, quando hanno volato insieme e poi hanno fatto le loro rispettive carriere da piloti di linea. E ora lui è un rappresentante sindacale e ha ricevuto il compito di cercare di aiutare Whip in questa sua esperienza post-incidente.” Charlie ha il compito di cercare di far uscire pulito Whip dal processo e assicurarsi che rimanga l’eroe che l’America vuole che lui sia.”
Greenwood ha avuto una piccola esperienza di volo e addirittura di incidente aereo…
“Mio nonno era un istruttore e aveva un Dual Control Luskim Tail Dragger e io ho fatto alcune lezioni con lui. Non ho mai fatto un decollo né un atterraggio. Ho solo fatto molti giri e molte discese controllate. Ho avuto un incidente in un piccolo aereo e sono affondato. Tutti sono sopravvissuti ma ora ho un atteggiamento diverso rispetto al volo,” dice Greenwood.


Prepararsi al decollo
Le riprese principali di Flight sono cominciate il 12 ottobre 2011 ad Atlanta, in Georgia, e sono durate 48 giorni.
Dato che scava in molte aree specializzate – aviazione commerciale, e abuso di sostanze stupefacenti tra quelli che ci lavorano – il film aveva bisogno di consulenti tecnici molto specifici per aiutare gli attori e i realizzatori a creare scene che sarebbero state convincenti non solo per il pubblico in genere, ma anche per quegli spettatori che conoscono personalmente quei mondi.
“Un film di questa portata, con così tanti dettagli, richiedeva un numero terrificante di consulenti tecnici,” spiega Starkey. “Abbiamo avuto un pilota che ci ha fornito consulenza sulla meccanica di far volare un aereo e sul timing di certi eventi. C’è un’indagine del NTSB, per questo abbiamo avuto un consulente tecnico del NTSB per assicurarci di star descrivendo accuratamente il modo in cui loro investigherebbero su un incidente aereo. Se c’è altro personale addetto alla sicurezza, o l’FBI, abbiamo portato dentro tutti per essere sicuri di aver descritto ogni cosa con accuratezza.”

Uno dei principali consulenti di volo del film è stato Larry Goodrich, un ex pilota militare e di linea di Atlanta, che ha guidato Denzel Washington e Brian Geraghty in un training di simulazione di volo e che è stato sul set durante le scene di volo per controllare le azioni. Con Goodrich al loro fianco, Washington e Geraghty hanno portato a termine il training in un simulatore full-motion a sei assi in un centro di addestramento al volo di una compagnia aerea presso l’aeroporto internazionale Hartsfield-Jackson. Qui si sono esercitati sul quadro degli strumenti di volo per capire come controllare l’altezza, la velocità, la quota e altri meccanismi dell’aereo in modo da farli diventare come una seconda natura nella recitazione. Per fare ulteriore pratica, hanno anche simulato lo schema programmato del volo sfortunato del SouthJet 227, ripetendo esattamente la sequenza descritta nel film.

“I realizzatori del film volevano che gli attori avessero un’idea di quale sia veramente il ruolo di un pilota e di come si comporti in situazioni di emergenza, quali siano le sue responsabilità e la sua interazione con il resto dell’equipaggio” spiega Goodrich. “Come comandante dell’aeromobile, Denzel era molto interessato a imparare le principali responsabilità di un pilota e alcune caratteristiche generali del mestiere prima ancora di entrare nella cabina di pilotaggio con i sistemi e gli strumenti.” Il processo è iniziato con gli attori che si sono messi a proprio agio sulle loro poltrone e hanno familiarizzato con il quadro degli strumenti di volo. “Lo abbiamo diviso in piccole sezioni, e abbiamo permesso loro di guardare gli strumenti di volo, gli strumenti del motore, i flap, le slat, i freni, e poi il funzionamento dell’autopilota” dice Goodrich. “E una volta visto tutto questo, abbiamo mostrato loro come una delle parti più metodiche del lavoro del pilota sia spuntare tutto su una lista di controllo.”
Il simulatore ha di certo aiutato Washington a comprendere la meccanica del pilotare un aeromobile ed è stato anche molto divertente.

“Il simulatore era fantastico, è dove i piloti si esercitano ed è stato incredibilmente utile. So di fare un lavoro bellissimo – in un film devo guidare i treni e nel successivo pilotare aerei” dice Washington.
Allo stesso tempo, le attrici Tamara Tunie e Nadine Velazquez, che interpretano le assistenti di volo del SouthJet, hanno fatto vari corsi presso una modernissima accademia di esercitazione per assistenti di volo per imparare le procedure base di questo lavoro; hanno poi fatto una simulazione di un incidente per capire come avrebbero dovuto comportarsi.
Lo scenografo Nelson Coates e il suo reparto artistico sono stati responsabili della creazione del mondo visivo del film. Coates, che ha lavorato con Washington sul suo esordio alla regia Antwone Fisher, ricorda di essere rimasto affascinato e incantato quando ha letto il copione per la prima volta – su un aereo. “Probabilmente non il miglior luogo dove leggere un copione su un incidente aereo e la conseguente indagine,” ammette.

Coates si è reso conto che, oltre al disastro aereo, sarebbe stato impegnativo e difficile, “… creare e dare vita alla storia di Whip Whitaker che racconta chi lui sia veramente e fissare solidamente quegli elementi della sua vita ad un ambiente e ad una realtà che la rendano credibile e che le diano una familiarità assoluta e senza tempo.”
Coates nota che l’estetica che circonda Whip e Nicole stava letteralmente cadendo a pezzi, come le loro vite.
“A parte la compagnia aerea e l’aeroporto, non c’è niente di brillante e splendente nel film,” osserva lo scenografo. “Ci sono molti scollamenti e molte ‘sbucciature’, per questo sulle pareti ci sono cose che cadono a pezzi proprio nello stesso modo in cui i nostri personaggi stanno cadendo a pezzi.” Coates dice che voleva concentrarsi sul percorso che Whip e Nicole fanno insieme, e aggiunge: “Sia che si trattasse delle fotografie nelle loro stanze, dei colori sulle loro pareti, o solo di qualche elemento d’arredo, tutto nel loro ambiente personale doveva venir scelto con attenzione. Avevamo un tempo molto breve per raccontare le loro storie precedenti.”

Coates dice che realizzare l’aspetto generale del film in maniera credibile era la richiesta principale di Robert Zemeckis. “Quando si ha a che fare con un incidente aereo e con un’indagine, si ha a che fare con un costruttore di aerei, con il marchio di compagnie aeree, e noi volevamo essere sicuri che tutti questi elementi sembrassero reali, credibili e verosimili,” dice lo scenografo.
Coates nota che mentre l’incidente aereo è il mezzo con cui si mette in moto la maggior parte della storia, “alla fine, questo film non è tanto un film su un incidente aereo, quanto sulla redenzione di un uomo che è spezzato e ha perso la via. Noi mostriamo la trasformazione mentre lui cerca di venire a patti con quello che le sue decisioni hanno causato ad altre persone. Volevamo per questo essere sicuri che i visual non fossero d’intralcio a questa redenzione.”


Approccio visivo: la fotografia del film
Flight richiedeva un direttore della fotografia che potesse gestire senza sbavature la sequenza selvaggiamente cinetica e carica di effetti del disastro aereo, ma anche immergersi in uno studio più intimo del personaggio e del dramma personale. Il direttore della fotografia Don Burgess, ASC, ha collaborato con Robert Zemeckis su tutti i suoi film live-action, a cominciare da Forrest Gump. Flight è il primo film che li ri-unisce dal tempo di Cast Away. Nonostante fosse passato tanto tempo, Burgess dichiara: “Non ci è voluto tanto per tornare in pista!” Dopo tutti questi anni, Burgess trova ancora eccitante e stimolante l’esperienza di lavorare con Zemeckis. “Lui è davvero uno dei migliori registi del nostro tempo.”

Lavorare con un budget più modesto di quello a cui erano abituati è stato sia impegnativo che liberatorio.
Burgess ricorda: “Io e Bob abbiamo fatto una preparazione abbreviata; non abbiamo avuto molto tempo. Anche il piano di produzione ha avuto tempi molto stretti e serrati. Ogni giorno del piano doveva essere lavorato e ri-lavorato per risolvere tutti i problemi logistici di complicate scene in aereo, disponibilità degli attori, costruzione di set e, cosa più importante, per cercare di girare il più possibile in ordine cronologico.” E’ chiaro che, nel corso di una collaborazione di più di 25 anni, Burgess e Zemeckis hanno sviluppato una sincronia che ha aiutato la produzione a muoversi a passo rapido.
Per far risaltare le scene in cui i personaggi sono in uno stato alterato e confuso da assunzione di droghe, Zemeckis e Burgess hanno deciso che la cinepresa doveva “fluttuare”, e lo hanno fatto con la Steadicam. Tutte le altre scene sono state girate più tradizionalmente, montate su dolly, sempre riflettendo in particolare lo stato mentale di Whip.

“Per prima cosa dovevamo parlare del concept generale del film e dello stile, che viene fuori dal percorso che fa il protagonista,” dice Burgess. “Bob voleva usare il più possibile la cinepresa per tenere il pubblico connesso con il Comandante Whitaker.
Quando Whip è sobrio, la cinepresa è piuttosto ferma e quando lui è ubriaco la cinepresa tende a muoversi secondo il livello della sua ubriacatura. Abbiamo variato la distanza focale da lontano a estremamente lontano e abbiamo usato velocità di macchina differenti per aiutare a creare l’effetto in quelle situazioni.”
Burgess ha cominciato di recente a usare le cineprese digitali, e per Flight ha deciso di utilizzare una RED EPIC. Nota per essere molto piccola si è dimostrata particolarmente utile per le sequenze nell’aereo dove la telecamera aveva bisogno di spazio di manovra all’interno della stretta cabina.

Durante la pre-produzione, Zemeckis ha messo insieme una pre-visualizzazione dell’incidente aereo e poi si è seduto con Burgess per lungo tempo a parlare di come avrebbero creato l’illusione di un aereo che vola capovolto, di dove dovesse essere la cinepresa, del movimento, e di quale prospettiva dovesse riflettere. In queste prime fasi è diventato evidente che la RED EPIC era perfetta per il lavoro.
Burgess ricorda: “Molto presto nel corso della nostra preparazione, ho capito che avevamo bisogno di una telecamera che avremmo potuto usare su una Steadicam, a mano, a velocità elevata, e che fosse abbastanza piccola da adattarsi alla cabina di pilotaggio del nostro aereo e che avesse anche 5K di risoluzione per la nostra distribuzione sul grande schermo. Sapevo che la RED EPIC sarebbe stata la scelta migliore e sono molto contento dei risultati. Abbiamo girato tutto il film con questa telecamera digitale. Ne abbiamo addirittura montate tre sul davanti di un elicottero per fare delle riprese aeree, che poi abbiamo messo insieme e usato per la vista dalla cabina di pilotaggio del nostro aereo. Non c’è una telecamera, digitale o no, che può fare tutto questo tranne la RED.”


Turbolenza in aria – il volo SouthJet #227
A mettere in moto il film – letteralmente – è una sconvolgente sequenza di volo che segue il Comandante Whip Whitaker mentre pilota con successo un jet passeggeri attraverso una serie sempre più pericolosa di difficoltà di volo, che comincia con una forte turbolenza e culmina con un importante guasto meccanico. Pochi attimi dopo un passaggio riuscito attraverso le peggiori condizioni metereologiche, il jet di linea JR-88 (il modello d’aereo fittizio del film) perde inesplicabilmente quota e controllo verticale, e comincia una discesa rapida e incontrollata. Per riprendere il controllo dell’aereo, Whitaker deve affidarsi alla sua esperienza, intuizione e abilità per tentare delle manovre molto rischiose e non ortodosse che comprendono capovolgere l’aereo in un volo planato.
Lo sceneggiatore Gatins dice che la sequenza è nata da un reale incidente di cui ha saputo durante le sue ricerche.
“Un pilota professionista che ho consultato mi ha indicato un incidente del passato in cui l’ala in coda di un aereo si è spezzata ed è rimasta in una posizione fissa che ha portato l’aereo con il naso in giù. Le hanno tentate tutte per raddrizzarlo e a un certo punto hanno dovuto girarlo e volare capovolti. Sapevano che la loro unica possibilità di far atterrare l’aereo era fare un volo rovesciato e poi abbassare l’aereo abbastanza vicino alla terra. Poi avrebbero potuto rigirare l’aereo e cogliere la loro occasione facendo atterrare l’aereo sulla pancia, che è quello che fa Whip nel nostro film.”

Pre-visualizzata e pianificata meticolosamente in pre-produzione, la spaventosa sequenza richiedeva i talenti combinati delle squadre degli effetti speciali e visivi e di quelle degli stunt, insieme a un creativo lavoro della telecamera utilizzando le ultimissime tecnologie cinematografiche.
Per prima cosa c’era l’aereo. Coates ha lavorato con Robert Zemeckis per parecchi mesi, sviluppando un’identità per l’aereo – il suo logo, la rivista offerta durante il volo, i sedili e la sua cabina di pilotaggio unica. La sua squadra ha modificato diversi aeromobili esistenti per creare l’aereo SouthJet del film. Coates spiega: “Volevamo che avesse un’aria molto familiare ma, nello stesso tempo, a causa della natura e sensibilità dell’argomento della storia, avevamo bisogno di avere il nostro proprio costruttore, la nostra propria compagnia aerea.”

Molti dei set dell’aereo – il corridoio, la cabina di pilotaggio, la cucina di bordo, e i segmenti della cabina dei passeggeri del jet del film – sono stati costruiti su piattaforme multiple e su rig mobili al Teatro 5 del complesso EUE/Screen Gems di Atlanta. Per rendere unico l’aereo della fittizia SouthJet Air Company, Coates ha creato un jet personalizzato influenzato da vari aeroplani tipicamente utilizzati da linee aeree regionali, come le serie MD-80 e 737. Per gran parte della sequenza, l’aereo era situato su un materassino gonfiabile che simulava il movimento oscillatorio e le scosse della turbolenza. Ogni angolo del materasso gonfiabile con rig SFX aveva delle grandi molle che potevano contrarsi o allungarsi per muovere l’aereo su o giù, da una parte e dall’altra, a destra e a sinistra, e che erano controllate dai tecnici degli effetti speciali che azionavano il rig. Nel frattempo, il direttore della fotografia, Don Burgess, e la sua squadra hanno usato un’ampia gamma di carrelli, supporti, e altre attrezzature speciali per filmare queste scene tecnicamente complesse: una Technocrane, Felix Crane, Libra Head, e una roll cage 360, solo per citarne alcuni.

Per la parte del volo in cui Whitaker gira l’aereo di 180 gradi per riguadagnarne il controllo, il segmento della cabina è stato posizionato all’interno di un “rotisserie rig” (rig girarrosto) – termine che i filmmaker hanno usato per la sua somiglianza funzionale con l’arnese rotante per cucinare – un anello circolare che poteva ruotare la cabina di 360 gradi. Questo rig personalizzato doveva essere abbastanza forte e sicuro da sopportare le 11.500 libbre di peso di quella sezione dell’aereo e dei suoi passeggeri. Con l’aereo sistemato all’interno di anelli e rulli d’acciaio, i tecnici degli effetti speciali del film hanno potuto controllare una sezione dell’aereo e girarla completamente. Dato che il ‘rotisserie rig’ non poteva gestire il peso di un aereo in tutta la sua lunghezza e con tutti i passeggeri, i segmenti della cabina passeggeri sono stati filmati in due sezioni da 14 file, ognuna con 25 passeggeri, che sono state poi unite dalla squadra degli effetti visivi per creare l’interno intero dell’aereomobile.
Michal Lantieri, supervisore degli effetti speciali e membro della squadra di Zemeckis da lungo tempo, e la sua squadra hanno dovuto progettare i rig in modo che potessero sopportare il peso dell’aereo – la sezione della cabina che è stata modellata su un MD-80 che pesa 7800 libbre – e quello dei passeggeri. Il progetto di questo rig rotante richiedeva anche che la cabina fosse aperta da entrambi i lati per permetteere al carrello su cui era montata la cinepresa di scorrere dentro e fuori mentre la cabina gli ruota intorno.

Durante i giorni delle riprese del capovolgimento dell’aereo, i passeggeri – la maggior parte stunt – sono stati completamente capovolti molte volte per una durata di circa due minuti per ciak. Charlie Croughwell, il coordinatore degli stunt del film, paragona le riprese delle sequenze del volo a “un giro sulle montagne russe”, e dice: “Dovevamo trovare persone che potessero reggere corse sulle montagne russe per otto ore ogni giorno, che potessero reggere di trovarsi capovolti per tutto il giorno e tutti i giorni, e renderlo eccitante.” Visto che il volo è un regionale da Orlando ad Atlanta, era essenziale per la credibilità che gli stunt avessero l’aspetto di gente normale. “La sfida più grande è stata che Bob Zemeckis non voleva stunt che avessero l’aspetto degli stunt standard,” aggiunge Croughwell. “Dovevano essere una grande varietà di persone che hanno l’aspetto di gente che è appena stata a DisneyWorld.”
Gli stunt professionisti non sono stati gli unici a sopportare le sequenze di capovolgimento dell’aereo. Croughwell fa notare che anche Denzel Washington lo ha fatto. “Denzel è grande – voleva fare la sua parte” dice Croughwell. “Non vuole nessuno là dentro che faccia la sua controfigura. Ovviamente quando pensavamo che una cosa sarebbe stata troppo pericolosa per lui, ci parlavamo e si trovava una soluzione.”

Per essere sicuri che il suo ensemble di stunt dall’aspetto ordinario fosse in grado di sopportare i giorni di ripresa, Croughwell e la sua squadra hanno fatto parecchi test di sicurezza pre-riprese. “Abbiamo fatto test con persone appese a testa in giù per vedere il tempo in cui si poteva stare in questa posizione in sicurezza, e per capire i possibili effetti,” spiega. “Tutto il sangue va alla testa. E dopo essere stati seduti in un aereo per otto ore ci sono tutti i problemi circolatori da prendere in considerazione. Abbiamo dovuto occuparci di tutte queste problematiche fisiche.”
Sospendere attori, stunt e set in posizioni che vanno contro la forza di gravità e insieme sistemare le telecamere e le attrezzature era un insieme di operazioni complicato e delicato che doveva essere fatto alla velocità del fulmine. La preparazione a tutti i livelli è diventata più indispensabile del solito.

“In realtà abbiamo appeso tutti a testa in giù con le cinture di sicurezza. Credo che i consulenti della sicurezza avessero detto che potevamo tenere le persone così per un minuto. Quindi filmavamo tutto quello che potevamo in 60 secondi e poi dovevamo riportare tutti nella posizione normale. Poi capovolgevamo l’aereo di nuovo e rifacevamo tutto daccapo. Tutto doveva essere fatto in spezzoni perché naturalmente noi non volevamo fare male a nessuno. Quelle sequenze sono state molto complicate e la Pre-Vis è stata essenziale perché così sapevamo dove sistemare le telecamere e cosa cercavamo.
E abbiamo davvero studiato quali erano le miglior angolazioni per dare l’illusione che l’aereo si capovolgesse e scendesse in picchiata. Dovevamo dare l’illusione di un aereo che cade in mezzo al cielo con una telecamera all’interno della cabina di pilotaggio e renderlo eccitante. Molto è dato dal lavoro della telecamera. E dal mettere le persone a testa in giù un minuto alla volta,” dice Zemeckis.


Schema di volo: le location
Il set più grande del film e il più impegnativo da creare era il luogo dell’atterraggio d’emergenza del volo SouthJet #227, volo regionale da Orlando a Atlanta, che è costretto ad atterrare in un campo di fagioli a due miglia dall’Aeroporto Internazionale Hartsfield-Jackson di Atlanta. Lo scenografo Nelson Coates e la sua squadra di art director e addetti alle costruzioni hanno costruito il luogo dell’incidente dello sfortunato volo alle Green Valley Farms, situate lungo un tratto tranquillo della Highway 278 nella città di Covington.
Questo luogo è anche quello in cui, 10 giorni dopo l’incidente, Whip e il suo avvocato Hugh Lang, in piedi su un’impalcatura, contemplano e fanno una stima della devastazione lasciata dall’aeromobile. Il luogo e la scena drammatica in cui Whip si imbatte è un momento fondamentale per lui a molti livelli.
Coates nota che Atlanta si è così sviluppata che non c’erano tanti spazi molto vicini a quello dove si suppone che l’incidente abbia avuto luogo – a due miglia dall’aeroporto principale. “Abbiamo dovuto cercare più lontano,” ricorda Coates.

Il sito del disastro doveva essere un’area che avesse dei campi in cui l’aereo avrebbe potuto toccare terra, e una punta rocciosa dove la squadra delle scenografie avrebbe potuto erigere una Chiesa Pentecostale, in stile gotico inizio secolo, alta 47 piedi, il cui campanile viene urtato dall’aereo in discesa. Su un campo vuoto lì sotto, hanno piazzato la fusoliera rotta con vicino un mucchio fumante di altri pezzi dell’aereo. Il Location manager Eric Hooge ha visto per la prima volta quello che sarebbe diventato il luogo dell’incidente dopo aver guidato in un perimetro di 35 miglia nei sobborghi rurali di Atlanta. “Quella punta rocciosa ci ha anche dato il modo per mostrare al pubblico l’aspetto dell’aereo dall’alto” spiega il produttore Steve Starkey. Starkey fa notare che il sito dell’incidente è il set singolo più grande di tutti i film che ha prodotto finora.
All’inizio della produzione, una troupe aerea ha filmato nella location tutte le inquadrature pre-incidente che il montatore e la squadra degli effetti visivi avrebbero utilizzato per completare la sequenza dell’atterraggio d’emergenza mentre l’aereo fa il suo approccio finale.

Un’altra location rurale vicina ad Atlanta è stata la Whitaker Farm, proprietà che Whip Whitaker ha ereditato da suo padre, William Whitaker Sr., dove lui gestiva una società di aerei per la disinfestazione agricola, la Whitaker Crop Dusting Company. La casa, luogo in cui Whip si ritira dopo essere stato inseguito dai media, è lo Hall’s Flying Ranch, una fattoria privata di 250 acri in un’area rurale vicino alla piccola città di Hampton, in Georgia, 35 miglia a sud di Atlanta, vicino alla famosa Atlanta Motor Speedway. Dopo aver lasciato l’ospedale, Whip sta alla fattoria piuttosto che ritornare alla sua casa di Atlanta dove si sono accampati i giornalisti.

Coates dice che la backstory di Whip Whitaker ha influenzato pesantemente la scelta della location. “Molto presto Bob ha pensato che il padre di Whip avrebbe dovuto essere un membro dei Tuskegee Airmen – e questo lo avrebbe messo nel Sud, e che gli anni dopo essere stato nella Air Force avrebbe avuto un business di aerei per uso agricolo fuori da Atlanta. Per questo avevamo bisogno di una fattoria con una pista aerea erbosa e un granaio o hangar di qualche genere.” La fattoria fiancheggiata da alberi che hanno trovato, circondata da ranch per l’allevamento del bestiame e da stalle per cavalli, era stata la sede di un business familiare che offriva lezioni di volo private, e aveva un hangar simile a un granaio costruito per ospitare un aereo piccolo, e una pista aerea d’erba di 2150 piedi – tutto questo era incredibilmente uguale alla sceneggiatura!

Comunque, dato che questa location non aveva una casa adatta a doppiare il compound della famiglia Whitaker, Coates e la sua squadra hanno costruito l’esterno di una delle proprietà. Coates dice: “Non siamo riusciti a trovare tutti e tre gli ambienti che cercavamo nello stesso luogo in una data zona intorno ad Atlanta, così abbiamo finito per costruire la fattoria; l’abbiamo costruita in modo da avere la veranda e a forma di V.” La veranda è davanti all’hangar e alla pista aerea e questo è stato fatto, dice Coates: “ per ricordarci sempre del fatto che gli aeroplani sono stati una parte grande e importante nella vita del piccolo e giovane Whip.”
Per continuare a realizzare il desiderio di autenticità di Zemeckis, le scene in ospedale sono state girate nell’ex ala dedicata alla terapia intensiva del St. Joseph’s Hospital, l’ospedale più antico e famoso di Atlanta, situato nel quartiere di Peachwood-Dunwoody.

Anche se c’erano dei veri vantaggi pratici a girare ad Atlanta – facilitazioni per le tasse, location che si adattano alla storia e/o di cui la produzione ha bisogno per raccontarla - Zemeckis sottolinea che Atlanta interpreta sé stessa, e non è lì a rappresentare un’altra città.
“Atlanta è l’ambientazione perfetta per questo film. Non siamo dovuti andare là per poi farla sembrare New York. Abbiamo ambientato il film lì perché è una di quelle città americane con una cultura di compagnie e linee aeree ed è semplicemente la perfetta città americana per questo film,” dice Zemeckis.
E’ anche una municipalità che si trova esattamente nella Bible Belt (cintura della Bibbia) per cui l’atterraggio di emergenza fuori da una Chiesa Pentecostale faceva appello al senso dell’ironia di Zemeckis.

Alla fine, Flight combina molte pietre miliari di Zemeckis – tecnologia cinematografica avanzata, personaggi profondi e avvincenti che si muovono verso il cambiamento delle loro vite, i temi della guarigione e della scoperta – o, come la mette lui: “Il mio pensiero e questo: c’è una splendida frase di Francois Truffaut che sottoscrivo … lui ha detto che un film che funziona è la combinazione perfetta di verità e spettacolo. E quando trovo un copione che ha entrambi questi aspetti, questo è il film da cui sono attratto. Penso che Flight sia così. E’ una storia umana di redenzione piena di speranza avvolta da uno spettacolo molto cinematografico e intenso. E per me questo è il cinema,” dice Zemeckis.


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