La Principessa e il Ranocchio di Ron Clements, John Musker

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locandina La Principessa e il Ranocchio
 
Regista: Ron Clements, John Musker
Titolo originale: The Princess and the Frog
Durata: 97'
Genere: Animazione
Nazione: U.S.A.
Lingua originale: inglese
Rapporto:

Anno: 2009
Uscita prevista: 18 Dicembre 2009 (cinema)

Attori:
Sceneggiatura: Ron Clements, Rob Edwards, Greg Erb, John Musker, Jason Oremland

Trama, Giudizi ed Opinioni per La Principessa e il Ranocchio (clic qui)...In questa pagina non c'è nemmeno la trama per non fare spoiler in nessun caso.
 
Fotografia:
Montaggio: Jeff Draheim
Musiche: Randy Newman
Scenografia: James Aaron Finch

Produttore: Peter Del Vecho
Produttore esecutivo: John Lasseter
Produzione: Walt Disney Animation Studios, Walt Disney Pictures
Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures Italia

La recensione di Dr. Film. di La Principessa e il Ranocchio
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Colonna sonora / Soundtrack di La Principessa e il Ranocchio
Potrebbe essere disponibile sotto, nei dati aggiuntivi (clic qui).

Voci / Doppiatori italiani:
Domitilla D'Amico: Principessa Tiana (voce)
Karima Ammar: Principessa Tiana (canto)
Francesco Pezzulli: Principe Naveen
Luca Ward: Dr. Facilier
Franco Zucca: Lawrence
Graziella Polesinanti: Mamma Odie
Mino Caprio: Ray
Pino Insegno: Louis
Micaela Incitti: Charlotte La Bouff
Sergio Cammariere: Dr. John
Paolo Marchese: Eli "Gran Papà" La Bouff
Angiola Baggi: Eudora
Roberto Draghetti: James
Roberto Stocchi: Reggie
Giulia Tesei: Tiana da bambina
Arianna Vignoli: Charlotte da bambina

Voci / Doppiatori originali:
Anika Noni Rose: Principessa Tiana
Keith David: Dr. Facilier
Jenifer Lewis: Mamma Odie
Jim Cummings: Ray
Bruno Campos: Principe Naveen
Peter Bartlett: Lawrence
Michael-Leon Wooley: Louis
Jennifer Cody: Charlotte La Bouff
John Goodman: Eli "Gran Papà" La Bouff
Oprah Winfrey: Eudora
Terrence Howard: James
Ritchie Montgomery: Reggie
Elizabeth M. Dampier: Tiana da bambina
Breanna Brooks: Charlotte da bambina

Informazioni e curiosità su La Principessa e il Ranocchio

Note dalla produzione:
DALLA FIABA AL GRANDE SCHERMO, IN STILE DISNEY
“La principessa e il ranocchio” rappresenta il ritorno dei Walt Disney Animation Studios all'animazione fatta a mano, così come alle classiche fiabe e al musical.
"Se c'è una lezione da apprendere dallo stesso Walt per portare i Walt Disney Animation Studios nel futuro", sostiene il produttore esecutivo John Lasseter, “è sfruttare la ricchezza del suo passato: le sue amate forme di narrazione, i suoi personaggi di successo, la sua ricchezza musicale, tutte queste cose sono una parte essenziale del nostro nuovo progetto fatto a mano".
I realizzatori hanno ritenuto il disegno manuale eccitante e affascinante come è sempre stato, così hanno cercato di catturare nuovamente e reinventare questa forma d'arte con reverenza, uno scopo preciso e una rinnovata sensibilità.
"In questa occasione", rivela il regista Ron Clements, "abbiamo capito che potevamo sfruttare l'eredità delle classiche fiabe d'animazione della Disney, e comunque spostarci in modi sorprendenti e interessanti, piuttosto che imitare o
riprodurre quello che era stato fatto in precedenza".
Un tempo, non tanti anni fa, l'animazione tradizionale a mano della Disney ha dato vita a una nuova tecnologia, lasciandosi alle spalle la singola forma artistica più legata allo stesso Walt Disney.
Nel 2006, quando John Lasseter e Ed Catmull hanno preso in mano le redini dei Walt Disney Animation Studios, hanno capito che la tradizionale animazione fatta a mano della Disney non aveva certo perso il suo valore come forma d'arte o
intrattenimento. Nonostante la sua notorietà derivi dall'essere un pioniere nel campo dell'animazione digitale, l'amore di Lasseter non è indirizzato solo verso questa forma specifica. Infatti, è cresciuto e ha iniziato la sua carriera
nell'animazione tradizionale che la Disney ha inventato, sostenuto e sviluppato nel corso di decenni in una forma artistica a se stante. Così, sono stati valutati dei nuovi progetti d'animazione, in qualsiasi tecnica fosse giudicata più adatta.
"Noi siamo stati invitati a proporre delle idee per i nuovi film della Disney fatti a mano", ricorda il regista John Musker. "Tutti noi siamo stati ispirati dal racconto dei fratelli Grimm 'Il principe ranocchio'".

“Stiamo tornando alla narrazione sincera e classica della Disney. E' un ritorno al musical, ma anche al calore e alla grandezza dell'animazione e degli sfondi fatti a mano. Tutto questo, messo insieme, dà l'impressione di tornare a casa".
~ Peter Del Vecho, Produttore
Il produttore Peter Del Vecho ha provato un grande piacere personale a rivisitare una magnifica forma d'arte. "C'è qualcosa di veramente gratificante nel vedere un animatore mettere una matita sul foglio. Quando osservi il film,
dimentichi tutte le linee di matita singole, tanto che questi personaggi escono veramente dallo schermo. Li porti a casa con te nella tua mente, ognuno dei protagonisti è complesso e possiede una sua propria vita".
Le musiche erano un altro elemento dell'eredità della Disney che la squadra creativa voleva recuperare, portandole anche in una nuova direzione. Clements e Musker hanno deciso che il film sarebbe stato un musical, ma non nel classico stile
Broadway di cui Disney è stato pioniere nel 1937 e la sua società ha reinventato negli anni ottanta. Così, hanno deciso che la musica sarebbe stata un misto di zydeco, blues, gospel, jazz e tutte queste caratteristiche sonorità americane.
Il ritorno alla tradizione consente al pubblico di condividere nuovamente l'opportunità di vedere se il vero amore riuscirà a trionfare, soffrire per un finale dove tutti vivono felici per sempre e lasciare il cinema canticchiando quel brano che non si riesce proprio a togliersi dalla testa.


CHI E' CHI NE "LA PRINCIPESSA E IL RANOCCHIO"
Il cast dei personaggi

TIANA (nella versione originale ha la voce di Anika Noni Rose) sicuramente non è la tradizionale principessa delle fiabe. I suoi sogni infatti non sono legati a regni lontani e castelli sulle nuvole, ma al successo personale e a riuscire nel dar vita a un ristorante. E' una donna afroamericana attraente e indipendente, che lavora duramente ed è dotata di un carattere forte, ma anche un'amica amorevole e leale,
che mostra una grande compassione. Lei adora la madre e mantiene il padre vicino al suo cuore, e nonostante sappia che il suo percorso non sarà semplice, ritiene che ognuno sia in grado di ottenere i suoi obiettivi.
Nel suo inseguimento degli obiettivi, tuttavia, Tiana non sembra mai apprezzare quello che le sta accadendo in questo percorso. Non ha tempo per l'amore e non vuole assolutamente sprecarlo dietro agli uomini, figuriamoci nel baciare dei
ranocchi.

Il supervisore dell'animazione Mark Henn nota comunque la gentilezza del personaggio. "All'inizio, è un po' più vulnerabile, e per questo ritengo che sia più facile immedesimarsi con lei o fare il tifo. Le nostre protagoniste animate si sono molto evolute nel corso dei decenni, dall'essere delle semplici damigelle in pericolo, come Biancaneve a cui accadono semplicemente delle cose, a delle figure d'azione che creano la loro storia personale. Era facile innamorarsi di questo personaggio e stare dalla sua parte. Tiana ha i suoi desideri che la mandano avanti e prende delle decisioni che la rendono interessante e gradevole".
Edwards sostiene che sua nipote è impaziente di incontrare Tiana. "Ogni volta che parlo con lei, mi chiede di raccontarmi della principessa! Non vedo l'ora che possa assistere al film".

PRINCIPE NAVEEN (nella versione originale ha la voce di Bruno Campos) le affascinanti qualità di New Orleans hanno attirato il Principe Naveen dal suo lontano regno di Maldonia. Sebbene sia viziato e irresponsabile, Naveen possiede
un fascino irresistibile e una gioia di vivere che conquista quelli che lo circondano, così come una passione per il jazz di Dixieland che è stato reso popolare da Paul Whiteman, Jimmie Noone, Earl Hines, King Oliver, Jelly Roll Morton e Louis
Armstrong.
“La Disney possiede una lunga tradizione di principi, ma di solito non sono dei personaggi completi", sostiene Randy Haycock, il supervisore dell'animazione di Naveen. "Loro svolgono una funzione, fornendo alle principesse qualcuno di cui
innamorarsi. Non abbiamo mai avuto un principe che influenzi veramente un'eroina, perché è sempre stato amore a prima vista. Per una volta, c'è una ragazza che incontra un ragazzo e da questo consegue l'idea di commedia romantica in cui
la coppia si incontra, ma loro non si piacciono all'inizio".
Come tutti, i difetti di Naveen sono intrinsecamente legati alle sue doti. Anche l'eroina ha un difetto, non sa come apprezzare la vita e non sa come divertirsi. "È questo che Naveen le fa capire", sostiene Haycock. "Lui le insegna a
tranquillizzarsi di tanto in tanto e semplicemente ad apprezzare quello che sta avvenendo. Divertirsi, godersi la vita, essere felice per quello che ti circonda".

IL DOTTOR FACILIER (nella versione originale ha la voce di Keith David) Facilier è un personaggio ambiguo, una figura sinistra e minacciosa, che causa tanti problemi e pericoli al Principe Naveen e a Tiana. È una persona fredda, che
mette in pratica i suoi incantesimi magici e utilizza i suoi legami con gli "amici dell'altro mondo" per ottenere quello che vuole, anche grazie al suo fascino misterioso e inquietante.
“È musicale, minaccioso, alto, leggere e magro. Può risultare veramente dolce. È bello, grazioso e penso che, nel campo dell'animazione contemporanea, sia raro vedere questo tipo di cattivo", rivela Bruce Smith, il supervisore dell'animazione
del Dottor Facilier. "È sempre magnifico, come animatore, lavorare sul cattivo, che risulta il personaggio che tiene assieme il film e rende tutto interessante e avvincente. Per fortuna, in questo caso mi sono trovato con un cattivo magnifico e unico".

MAMA ODIE (nella versione originale ha la voce di Jenifer Lewis) Mama Odie è il lato solare di Facilier, una magica Regina del Bayou eccentrica e saggia, arrivata a 197 anni, che guida Tiana e Naveen nella loro missione per sventare i malefici del Dottor Facilier. Nella storia, Mama Odie abita "nella parte più profonda e oscura del bayou". Sul suo vecchio battello, fissato in maniera strana a un gigantesco albero, Mama Odie, assistita dal suo serpente domestico Zuju, dispensa incantesimi e sortilegi alle persone bisognose.
"Mi ricordo di essere rimasto conquistato da Mama Odie", sostiene il supervisore dell'animazione Andreas Deja. "Questa vecchia donna cieca ed eccentrica, che ha un serpente che le permette di vedere. Tutto in lei era inconsueto".
Buona parte dello spirito di Mama Odie è stato ispirato dall'apprezzamento dei realizzatori della celebre narratrice di New Orleans Coleen Salley, autrice di diversi libri illustrati, rinomata professoressa dell'università di New Orleans e
ambasciatrice della letteratura per bambini.

RAY (nella versione originale ha la voce di Jim Cummings) è la lucciola Cajun innamorata. Assieme al suo fascino sudista, il suo umorismo gentile e la passione romantica, il desiderio nel cuore di Ray è una lucciola chiamata Evangeline, la
lucciola più bella in tutto il creato. La sua devozione ammirevole verso questo obiettivo inarrivabile, che comunque è un amore vero che diventa la base del film.
"È un romantico", sostiene il supervisore dell'animazione Mike Surrey. "È come Naveen e Tiana, ma non ha problemi a esprimere il suo amore in maniera diretta e spensierata. Lui ritiene che la coppia sia nella sua stessa condizione, anche se loro non se ne rendono conto. È dura non tifare per un personaggio del genere. Infatti, incarna perfettamente l'idea del potere trascendentale dell'amore. Tutto questo semplicemente in un piccoletto goffo e scostante".

LOUIS (nella versione originale ha la voce di Michael-Leon Wooley) è un appassionato di jazz, un alligatore impegnato e affascinante che ama questa musica e suonare la tromba, la cui 'assistenza' sospetta a Tiana e Naveen aggiunge
divertimento alla loro avventura nel bayou. "E' un manipolatore", sostiene il supervisore dell'animazione Eric Goldberg. "Ha un cervello molto attivo, ma ha un talento per il jazz e quando suona esprime la sua vera natura".
"C'è un alligatore che suona la tromba, come si può non innamorarsi di lui?", afferma lo sceneggiatore Rob Edwards.

BIG DADDY (nella versione originale ha la voce di John Goodman) Eli La Bouff, conosciuto come “Big Daddy”, è un ricco gentiluomo divertente e con una posizione sicura, che non vuole altro che far felice la sua 'principessina' Charlotte,
tanto che dà vita a un Ballo del martedì grasso per presentare alla società Charlotte come 'principessa'.
Big Daddy è un omaggio a certi protagonisti letterari americani resi popolari da opere come "La gatta sul tetto che scotta" e "Piano, piano dolce Carlotta", il patriarca ricco e potente. Ma mentre questi personaggi erano motivati dal potere e dal desiderio di distruggere i loro figli, Big Daddy non cerca il controllo o l'autorità, ma piuttosto è contraddistinto da un'adorazione senza limiti per la sua unica figlia.

CHARLOTTE (nella versione originale ha la voce di Jennifer Cody) la viziata, esigente e fiammeggiante figlia di Big Daddy è l'esempio perfetto della ragazzina ricca dell'inizio del ventesimo secolo, anche se Charlotte non è assolutamente lo
stereotipo della figlia benestante.
Big Daddy adora la sua bionda con gli occhi azzurri, cogliendo ogni opportunità di soddisfarla con dei vestiti fatti a mano e alimentando le sue fantasie, che comprendono il matrimonio con un principe (e quindi diventando a sua volta
principessa), anche se deve baciare alcuni ranocchi. A tenere con i piedi per terra Charlotte è l'amicizia con una ragazzina, Tiana, figlia della migliore sarta di New Orleans, una ragazza sensibile che non ama baciare i ranocchi e che diventerà la migliore amica nella vita di Charlotte.

JAMES (nella versione originale ha la voce di Terrence Howard) rappresenta la fonte di ispirazione di Tiana ed è l'eredità del suo amore. Un padre forte e amorevole che ha passato alla figlia i suoi valori e con un legame familiare con gli abitanti di New Orleans: il loro amore verso il buon cibo. Come dice a James alla piccola Tiana, "il cibo mette assieme persone assolutamente diverse tra loro, le riscalda e le fa sorridere. Quando aprirò il mio ristorante, le persone faranno file di chilometri solo per assaggiare i miei piatti".
“I nostri piatti”, lo corregge amorevolmente Tiana.
Il supervisore dell'animazione Ruben Aquino sostiene che “è la cosa che desidera di più e la ragione per cui ha preso questa strada. Devo mostrare al pubblico l'amore che c'è in questa famiglia e quanto James ami Tiana. Lui è sempre presente
nel cuore della ragazza".

EUDORA (nella versione originale ha la voce di Oprah Winfrey) è il pilastro di Tiana, un'ancora di salvezza e una fonte di ispirazione. Tiana vede in sua madre la rispettata donna d'affari di successo che aspira essere. Da ragazza, i momenti più felici di Tiana sono stati con la madre, mentre giocava nella casa di uno dei suoi clienti più ricchi con una ragazzina di nome Charlotte. Ma mentre il padre di Tiana, James, è un romantico, Eudora è una donna pragmatica. Lei, infatti, sa bene che Tiana affronterà grandi difficoltà nel tentativo di diventare una donna indipendente.
"Eudora ha una personalità particolare", sostiene il supervisore dell'animazione Ruben Aquino. "La cosa importante è essere una madre amorevole, che ha anche una sua carriera, quella di sarta. Questa attività le offre una vita modesta, anche se lei è molto brava in quello che fa e ama sua figlia, tanto da volere il meglio per lei".


LA STORIA
UNA NUOVA VERSIONE DI UN VECCHIO RACCONTO
“La principessa e il ranocchio” rappresenta la sesta collaborazione tra la coppia di veterani Ron Clements e John Musker, la squadra dietro a “Basil l'investigatopo", “La sirenetta", “Aladdin", “Hercules” e “Il pianeta del tesoro". I due sono rimasti attirati dal progetto per via della storia affascinante e della premessa comica.
“John Lasseter ha adorato l'idea", ricorda Musker, “e l'idea di New Orleans come ambientazione, con tutte le possibilità culturali, storiche, visive e magiche che questa magnifica città ci offre. Abbiamo deciso che l'età del jazz aggiungeva
un elemento di nostalgia e musicalità, così abbiamo voluto veramente giocare con gli archetipi delle fiabe".

“La principessa e il ranocchio” è, ovviamente, ispirato alla fiaba "Il principe ranocchio" dei fratelli Grimm, ma i realizzatori volevano inserire la loro impronta sulla storia. Lo sceneggiatore Rob Edwards sostiene che il processo di scrittura sia stato frutto di una grande collaborazione. "Buona parte di quello che scrivo dipende dal camminare nei corridoi e parlare con gli artisti storyboard e gli animatori, alcuni dei talenti vocali e i registi", rivela Edwards. "La parte semplice è tornare al mio ufficio e mettere tutto su carta".
Sulla riva del Grande Fiume si trova New Orleans, città che brilla per opulenza, avventura, amore, musica e magica. Qui, in un "c'era una volta" dell'epoca del jazz degli anni venti, tra i balconi di ferro e i viali caratteristici del
Quartiere francese, si svolge un racconto decisamente particolare.

Tiana è una giovane donna attraente, indipendente e che lavora duro. Non ha tempo per l'amore e per la vanità dei sogni, mentre è appassionata di cucina e ha in mente di diventare una ristoratrice di successo, esaltando l'amore verso il cibo che rappresenta l'eredità di suo padre. Ma nonostante il lavoro duro e il suo impegno, diversi ostacoli non le permettono di raggiungere il suo obiettivo.
Sulla riva del Mississippi, invece, un affascinante appassionato di jazz è arrivato nella città. Si tratta del Principe reale Naveen, proveniente dalla lontana Maldonia. Viziato, irresponsabile e pigro, Naveen si è fatto strada nella vita grazie al suo bell'aspetto e al suo innegabile fascino. La sua ricchezza e posizione attirano l'interesse del malvagio Dottor Facilier, che si occupa di magia nera e i cui sforzi per sfruttare i privilegi reali di Naveen trasformano misteriosamente il bel principe in un ranocchio.

Il tentativo di Naveen di affidarsi alla tradizione delle fiabe, con un bacio che dovrebbe servire per riportarlo alla forma umana, provoca come unico risultato la trasformazione anche di Tiana, così i due anfibi si ritrovano bloccati nella baia della Louisiana, inseguiti dai cacciatori di rane e cercando la magia positiva di una misteriosa sacerdotessa di 197 anni, chiamata Mama Odie.
Ad aiutarli nel loro viaggio precario, goffo e divertente, c'è una lucciola Cajun di nome Ray e un alligatore che suona il jazz, Louis. Nonostante il loro percorso sia pieno di pericoli, le difficoltà tirano fuori la parte migliore della
coppia. Superando le loro differenze e gli ostacoli, i due vedono realizzati i loro sogni, ma non nel modo che avevano previsto.

Alla fine, l'amore trionfa e le differenze che sembravano enormi prima sembrano scomparire nel bayou. Edwards sostiene che il suo obiettivo fosse semplice: "volevo raccontare una storia onesta su due persone magnifiche che si
incontrano e si innamorano. Io avevo intenzione di narrarla ai miei amici e ai figli dei miei amici e questo è il risultato".
Ma “La principessa e il ranocchio” può diventare un classico? "Cosa rende tale un classico?", si chiede Edwards. “Dei personaggi affascinanti, dei punti di vista forti, un umorismo sofisticato per i genitori e divertente per i ragazzi, una
musica magnifica. Tu vuoi dar vita a un viaggio sulle montagne russe con degli alti e bassi notevoli. Dovresti ridere e piangere. Dovresti essere commosso e penso che se questo succederà, allora tutto andrà al suo posto".


ANIMAZIONE E RECITAZIONE
L'animazione classica dei personaggi e dei talenti vocali ispirati portano un nuovo gruppo di personaggi in vita
“La principessa e il ranocchio” rappresenta la 49a occasione in cui la Disney ha convocato le stelle di Hollywood per l’animazione, ma a differenza dei loro prodotti live-action, i film della Disney utilizzano due artisti principali per ogni
ruolo sullo schermo: la mano dell'artista e la voce di un attore.
Per la voce della protagonista del film, Tiana, i realizzatori si sono rivolti alla vincitrice del Tony Award® Anika Noni Rose, che soddisfa l'ambizione di una vita grazie a questo ruolo.
"Posso onestamente dire che questo è un sogno che si realizza per me. Fin da quando era una ragazzina volevo lavorare con la Disney e non avevo l’ambizione di essere la principessa, andava bene anche una pulce!"
"Io sono contenta di essere stata presente al momento giusto perché questo avvenisse", prosegue l'attrice. "E' stata una fortuna, un onore e una gioia".

Il supervisore all'animazione Mark Henn rappresenta l'altra metà della personalità di Tiana e le sue opinioni sulle principesse della Disney non sono banali, ma decisamente ben ponderate. Lui è stato simpaticamente soprannominato
'L'animatore dell'Actor's Studio' e il magnifico gentiluomo delle signore della Disney, essendosi occupato (tra gli altri personaggi) di Ariel, Belle, Jasmine, Pocahontas e Mulan.
“Mi trovo a essere un attore che cerca di mettersi nei panni dei suoi personaggi, che si tratti di una donna, un cucciolo di leone, un topo o qualsiasi altra cosa", sostiene Henn. "C'è un certo livello di integrità su come i personaggi si
muovono e vengono rappresentati. Penso che tutto questo sia particolarmente importante con le protagoniste femminili".

Il principe de “La principessa e il ranocchio” è in primo piano come non era mai stato prima. Questo principe è impegnato in un viaggio di scoperta personale e Bruno Campos è stato scelto per fornirgli la voce. "Lui ha dei problemi", sostiene
Campos del suo personaggio. "E’ molto irruento e sarcastico. Può essere un po' eccessivo, ma cresce nel corso del film".
Grazie a Campos e Randy Haycock, il supervisore dell'animazione per il Principe Naveen (così come per il ranocchio), il principe arriva sul grande schermo per stupire il pubblico di tutto il mondo. "Avevo un compagno di stanza al college
che amava molto le donne", rivela Haycock. "Io avevo l'abitudine di osservarlo, perché lui era veramente bravo con le ragazze, a differenza di me, e ho notato che si appoggiava molto. Lo faceva sempre, stava molto vicino ogni volta. Se le
ragazze stavano sedute su una sedia, lui si metteva accanto e si appoggiava. Se stavano in piedi, lui trovava qualcosa a cui appoggiarsi. Ho quindi deciso di inserire sempre Naveen che si appoggiava alla sua mano o a qualcos'altro, perché è
un segno di fiducia, lui non è assolutamente rigido. E’ molto tranquillo, perché è rilassato e fiducioso nei suoi mezzi".

"La cosa divertente è", prosegue Haycock, "che lui è veramente affascinante e seducente, quindi è quasi comico renderlo un ranocchio. Questo aggiunge un lato umoristico al personaggio, il fatto che questo ranocchio goffo pensi di essere un
grande seduttore".
Nell'animazione della Disney, il cattivo è normalmente un elemento fondamentale nella storia, mentre il compito eroico è fuggire, sconfiggere o umiliare il malvagio.
Il supervisore all'animazione Bruce Smith ha tentato di non farsi intimidire dall'importanza del ruolo del Dottor Facilier. "Ho cercato di non pensarci troppo, perché non volevo mettermi una pressione eccessiva. Ma allo stesso tempo, è la ragione per cui sono qui, ossia sentire questo tipo di pressione e trovarmi in una posizione in cui voglio alzare il mio livello per l'occasione. Io ho sempre saputo di avere queste capacità dentro di me. Posso assolutamente interpretare un cattivo e fornirgli un punto di vista diverso, che magari il nostro pubblico non aveva mai vissuto o sperimentato prima d’ora".

La sua interpretazione è stata sicuramente sostenuta e migliorata dalle vibrazioni vocali del prolifico attore di talento Keith David, che è rimasto attirato dal personaggio, così come dalla sua magia. "Uno dei personaggi che ho sempre
voluto interpretare è Giovanni il conquistatore (un eroe popolare), che è un mago.
Il Dottor Facilier è così, un mago, una sorta di stregone".
In realtà, è questa forma artistica a essere una sorta di stregoneria per il veterano attore. "E' affascinante, perché ritengo che il processo dell'animazione sia sempre magico, il fatto di mettere assieme questi elementi. E' veramente un
processo affascinante".
Eric Goldberg, supervisore dell'animazione di Louis, sostiene che l'alligatore amante del jazz all'inizio sia stata una sfida. "Lui non ha nulla che normalmente utilizzeresti per rendere fluida l'animazione", sostiene Goldberg. "Non ha piume,
non ha capelli, né vestiti. Tutto quello che ha è il suo corpo, i suoi muscoli, le ossa e il grasso, quindi dovevamo utilizzare questi elementi per renderlo più vivo possibile".

Goldberg sostiene che doveva considerare molto le dimensioni per quanto riguarda Louis. "Se metti Ray nel mix, è una preoccupazione anche maggiore. Lui è minuscolo rispetto alle due rane, che a loro volta sono veramente piccole accanto
a Louis. Ma le dimensioni forniscono una presenza per Louis. E' un alligatore formidabile, che aggiunge umorismo e calore al personaggio".
Michael-Leon Wooley ha conquistato la parte di Louis dopo molti mesi di provini filmati e incontri. "Io stavo camminando verso Times Square, dirigendomi al provino, mentre il mio agente mi ha chiamato per dirmi che ce l'avevo fatta",
ricorda Wooley. "Così, ho iniziato a fermare la gente per strada e loro pensavano che fossi un pazzo. Ma è stato veramente eccitante ottenere l'incarico, la mia prima volta allo studio, così come aver visto il personaggio di Louis e aver sentito la voce del personaggio. Tutto questo processo non smette mai di meravigliarmi".

Invece, Jim Cummings, che fornisce la voce alla lucciola innamorata Ray, è un grande esperto in questo campo, essendosi occupato del Re Louis, Kaa il serpente, Pete, Darkwing Duck, Bonkers, Fat Cat, Monterey Jack, Don Karnage,
Winnie the Pooh e Tigre. “Io sono stato veramente fortunato. Il primo incarico che ho avuto in questa
industria è stato per il Disney Channel, in 'Dumbo's Circus'. Mi sento parte della tradizione Disney, che esisteva già quando io ero solo uno spettatore tra il pubblico, tanto che mi sembra di portare avanti questa tradizione e tutta questa
magia per le nuove generazioni".
Ray, la lucciola Cajun, quasi ruba la scena grazie al talento vocale di Cummings, così come per la bravura del supervisore all'animazione Mike Surrey. L'animatore sostiene di aver imparato proprio lavorando con Ray che più grande non significa migliore. "Loro mi hanno chiesto di lavorare su Ray", sostiene l'animatore, "mentre io non sapevo neanche chi fosse. Il tuo ego ti dice che una lucciola è piccolissima, quindi cosa c'è di interessante? Ma fin dall'inizio è stato un lavoro memorabile".

Cummings è un vero fan della lucciola e si è decisamente appassionato al compito di darle vita. "E' veramente un onore", sostiene l'artista. "Questa è una cosa che faccio gratuitamente sotto la doccia e per cui venivo buttato fuori dalle
classi che frequentavo. Quindi, sono felice".
Lo sceneggiatore Rob Edwards ricorda come le abilità recitative del supervisore all'animazione Andreas Deja abbiano ispirato la sua narrazione quando si è trattato dalla misteriosa signora della magia, Mama Odie. "C'è stato un
momento in cui Mama Odie ha rischiato di diventare superflua, ma noi sapevamo che Andreas è fantastico e quindi dovevamo fornirgli qualcosa, tornando al tavolo da disegno. E' come scrivere per un grande artista e lo stesso vale per gli animatori, in cui ti dici che non puoi aspettare di vedere quello che fa. Ti dà la carica e ti porta a un livello che non avevi mai raggiunto prima".

A lavorare sull'interpretazione di Deja c'è la forte voce della prolifica e premiata attrice Jenifer Lewis. "Beh, a dire il vero io sono stupita. Mi sono svegliata questa mattina e non appena ho aperto gli occhi, ho pensato 'sono entrata
nella storia'. Farò parte di qualcosa veramente meraviglioso, storico ed eccitante.
Quando sei una delle voci di una pellicola d'animazione della Disney, è una cosa che dura per sempre".
"Adoro Mama Odie", prosegue la Lewis. "E' veramente dolce ed è consapevole della sua identità. E' in giro da molto tempo ed è qui per aiutare tutti.
Io vedo molto di Jenifer Lewis in Mama Odie. Per questo, ho fornito tanta dolcezza al personaggio".

La veterana di Broadway Jennifer Cody è stata scelta per fornire la voce dell'amica d'infanzia di Tiana, Charlotte. "Lei è una debuttante facilmente eccitabile, ma determinata", rivela l'attrice. "Anche se lei ha sempre avuto tutto quello che il suo cuore desidera, vuole più di ogni altra cosa essere una principessa.
E' veramente appassionata nella sua ricerca e il suo motore è sempre in funzione. E' come una schiacciasassi".
Con delle parti in spettacoli come “Shrek: The Musical", “La bella e la bestia", “Seussical the Musical” e “Cats", Cody era perfetta per incarnare questa bellezza sudista. "Ritengo che la gente adori Charlotte per i suoi versi e le sue
risatine", afferma Cody. "Quando Charlotte non è in grado di controllare la sua eccitazione, lei emette questo gridolino veramente particolare. Mi sembrava decisamente appropriato, perché Charlotte sembra sempre sul punto di scoppiare.
Nella mia mente, lei è un misto tra una mitragliatrice, Scarlett O’Hara e Foghorn Leghorn".

Nik Ranieri si è occupato dell'aspetto di Charlotte. L'animatore rivela che la vera sfida con Charlotte era trovare un equilibrio tra renderla credibile e far emergere la sua personalità strampalata. "La mia sensazione è sempre stata quella
di esagerare e fare cose che normalmente non potresti con il live action. Il modo in cui torni alla realtà è assicurandoti che tutto quello che è secondario venga animato in maniera assolutamente realistica. Charlotte vaga da un posto all'altro, quindi tutta l'animazione principale esagerata viene permessa dall'azione secondaria credibile, come i vestiti, le maniche e i capelli, che possiamo rendere veritieri perché non rappresentano direttamente la sua personalità".

Anche se John Goodman è un veterano delle pellicole Disney e Pixar (“Le follie dell'imperatore", “Monsters & Co."), il gigante gentile rappresentato dal patriarca sudista Big Daddy non era un cartone come gli altri. "Non sai mai come
reagiranno gli spettatori", rivela Goodman, "ma questo sembra qualcosa che ti porterà in un luogo e un'epoca differenti".
Duncan Marjoribanks è il supervisore dell'animazione Big Daddy. Noto per aver animato dei personaggi della Disney come il granchio Sebastian ne "La sirenetta", l'amico di Aladdin Abu e la ‘signora’ Caloway in “Mucche alla riscossa", Marjoribanks ammette di "aver suggerito sottilmente di essere interessato a lavorare a un personaggio umano in questa occasione. E Big Daddy era veramente la parte giusta". Goodman è ancora emozionato per la maniera in cui l'animazione esprime la sua magia. "Loro creano un mondo personale, in cui ti abbandoni ai miti e al film. E il modo in cui appare il lavoro artistico, in particolare la musica, ti porterà in un altro luogo".

I genitori di Tiana sono decisamente importanti. "Io penso sempre che personaggi come James ed Eudora siano fondamentali a livello emotivo", sostiene il supervisore all'animazione Ruben Aquino.
Oprah Winfrey forniva la voce calma e calorosa della madre di Tiana, Eudora.
Il candidato agli Academy Award® Terrence Howard è invece la voce del padre di Tiana, James, la cui passione condivisa per la cucina e l'amore per il buon cibo trasportano i sogni dell'eroina al bayou e ritorno. "E' il momento di far parte di
qualcosa che incominci con un 'c'era una volta'", sostiene Howard. "Io avevo sogni ambiziosi da ragazzo e anche se non sapevo che sarei finito a fare dell'animazione, ho sempre desiderato giocare con queste voci. Così, è un mio piccolo sogno
personale che si realizza".


GLI ALL-STAR DELL'ANIMAZIONE
I maggiori talenti dell'animazione Disney si ritrovano insieme “Penso che ci sia qualcosa nell'animazione fatta a mano, in cui l'animatore si esprime quasi direttamente attraverso la sua mano, con la matita sulla carta, che nulla può eguagliare. Per molti di questi animatori è stato divertente tornare alle loro radici".
~Peter Del Vecho, Produttore

I realizzatori hanno cominciato il lungo viaggio per realizzare “La principessa e il ranocchio”, considerando il talento artistico necessario per realizzare una nuova pellicola animata della Disney. "E' veramente un incrocio notevole e un'opportunità per tutti noi di fare qualcosa che non si realizza altrove e che, per un certo verso, nessuno è in grado di fare", sostiene il produttore Peter Del Vecho. "Tutti quelli coinvolti in questo progetto ci tengono molto".
I realizzatori hanno scoperto che i loro animatori preferiti, che stavano facendo bene nell'animazione digitale, erano impazienti di tornare a quella fatta a mano. Inoltre, c'era una generazione nuova di artisti che sono cresciuti osservando
i classici film della Disney e quelli realizzati dai registi John Musker, Ron Clements e dai loro colleghi. Molte delle nuove reclute impegnate ne “La principessa e il ranocchio” hanno guardato pellicole come “La sirenetta” e “La
bella e la bestia” da bambini, tanto che erano assolutamente eccitati ed entusiasti di entrare a far parte della produzione.

“Stiamo cercando di reinventare tutto", sostiene l'art director Ian Gooding (“Chicken Little", “How to Hook Up Your Home Theater”). “E' difficile riprendere questo stile di animazione, non è che si trovava nel congelatore e uno lo può
semplicemente tirare fuori. Ci sono molte sfide, tanto addestramento da compiere e poi si cerca di capire dove si può comprare della carta".
"E' stato un processo assolutamente interessante", sostiene Del Vecho. "Per fortuna, abbiamo una memoria collettiva notevole, quindi sapevamo come farlo, ma considerando che partiamo da zero, dovevamo anche ripensare a come
realizzarlo nel futuro. Così, abbiamo puntato su dei disegni a mano senza carta. Ma considerando che la tecnologia non è ancora adeguata, la cosa migliore da fare è animarlo su carta. Sono veramente contento che abbiamo preso questa decisione".
“E' un processo simile a quello di sistemare i binari mentre il treno è in movimento", prosegue Del Vecho. "Non è semplice e provoca una bella dose di ansia, ma cerchiamo di prestare attenzione soltanto alle cose importanti. Noi
inseriamo i nostri sforzi in quello che arriva sullo schermo. La cosa importante è quello che vedrà il pubblico".

"Noi abbiamo portato allo Studio il meglio del meglio", prosegue Del Vecho. "Se pensiamo agli animatori presenti in squadra, è come se avessimo una versione moderna dei Nove Grandi Vecchi. Loro collaborano tutti insieme alla
pellicola e sono al massimo della forma".
“Ritengo che questo film tragga un enorme beneficio dal livello di tutti questi artisti", sostiene il supervisore all'animazione Bruce Smith (“Mucche alla riscossa", “Tarzan”). “Non mi ricordo una pellicola, se non quelle dei Nove Grandi
Vecchi, in cui c'era un gruppo di talenti di questo livello nelle posizioni di animatori e tutto questo è evidente sullo schermo. Ricorda un po’ il mito del baseball, in cui tutti sono sul terreno, ma è proprio così. Penso che ognuno tiri fuori
le proprie doti sullo schermo e così si ottengono delle interpretazioni magnifiche".

"Una delle cose che John Lasseter ha portato è l'idea che la nostra comunicazione potrebbe essere più aperta", spiega il supervisore dell'animazione Randy Haycock (“Il re leone", “Hercules", “Tarzan”). “Possiamo essere appassionati e non dobbiamo aver paura che qualcuno vada fuori di testa, perché magari un altro è eccitato da un'idea. Si tratta di passione e deriva dalle stesse ragioni per cui scaturisce la passione di tutti gli altri, ossia il desiderio di realizzare
un film magnifico".


I SOGNI SI AVVERANO A NEW ORLEANS
I realizzatori hanno lavorato duro per rendere tutto semplice “Una delle cose uniche de ‘La principessa e il ranocchio è che non si tratta semplicemente di una fiaba, ma è ambientata in un epoca precisa e in una città autentica. E' stato molto divertente, tanto che ci ha permesso di recarci veramente in questo luogo e svolgere delle ricerche, mentre tanti ambienti nel film sono dei posti realmente visitabili".
~John Musker, Regista

Come ambientazione che rappresentasse il fantastico, la magia, il musical e anche la malvagità, nessun posto sulla terra sembrava più adatto a “La principessa e il ranocchio” di New Orleans.


CERCARE IL GRANDE RISULTATO
“Noi sentivamo veramente che la città fosse un personaggio importante nella pellicola", sostiene il regista Ron Clements. "Volevamo essere fedeli a questa città e a quello che ha di speciale".
Per cogliere il realismo dell'ambientazione cinematografica, i realizzatori hanno svolto numerosi viaggi a New Orleans per svolgere delle ricerche sul cibo, la musica, l'architettura, i bayou circostanti e la gente. Loro hanno preso più di
50.000 foto di immagini caratteristiche locali, da utilizzare come riferimento e ispirazione.
"Abbiamo visitato delle dimore magnifiche nel Garden District, poiché parte della nostra storia si svolge qui", sostiene Clements. "La nostra vicenda ha luogo vicino al nono distretto. Abbiamo anche lavorato a un progetto di Habitat for
Humanity mentre eravamo lì".

Inoltre, i realizzatori hanno esplorato il bayou, vedendo alcuni degli animali presenti nella palude. Una visita al New Orleans Audubon Zoo ha permesso di scoprire ulteriori creature, tra cui degli alligatori indigeni, che hanno ispirato quello che nel film suona la tromba, così come dei volatili che hanno influenzato gli uccelli nella canzone gospel di Mama Odie “Dig a Little Deeper".
I realizzatori hanno visitato il più possibile la città, partecipando al New Orleans Jazz & Heritage Festival sotto la pioggia, così come prendendo parte al tour Nanchez Riverboat per cogliere adeguatamente le scene nei battelli e visitare
il sistema di tram della città. Il responsabile del suono Oden Benitez si è anche recato a Jackson Square per registrare i suoni della campana della chiesa e del tram.

I registi Musker e Clements, così come il produttore Peter Del Vecho, sono stati invitati a partecipare al Mardi Gras in battello. “Il climax del nostro film si svolge nel Mardi Gras", sostiene il regista John Musker. "Così, stiamo cercando di
ottenere alcune vibrazioni per quanto riguarda le scenografie e l'ambiente".
Clements aggiunge "dovevamo vivere come rockstar per 15 secondi alla volta. Il momento in cui una cosa non era più visibile per le persone, loro si concentravano su qualcos'altro. La notorietà è veramente effimera".
La ricerca si è dimostrata molto importante, quando gli artigiani della Disney hanno cercato di catturare la magia quasi inspiegabile della città. "New Orleans è un luogo assolutamente diverso da tutto il resto degli Stati Uniti",
sostiene l'art director Ian Gooding. “Se qualcuno venisse bendato e messo su un aereo che arriva a New Orleans senza mai esserci stato prima, si potrebbe sostenere di essere in un'altra nazione e probabilmente loro ci crederebbero".

La sensazione di stare in un altro mondo, ma all'interno di un'ambientazione americana, era una componente importante dell'approccio dei realizzatori per sviluppare la loro fiaba a New Orleans. All'interno della geografia e storia della
regione, c'erano tutti gli elementi necessari e i luoghi reali che hanno ispirato la narrazione.

“Questo film è una sfida a causa dei tanti ambienti diversi. C'è il Quartiere francese e il coloratissimo Mardi Gras, così come il sofisticato Garden District. E poi c'è il Bayou".
~Maria Gonzales, Supervisore al colore

IL GARDEN DISTRICT
Come ambiente residenziale per la notevole "famiglia reale" di questa fiaba americana, i realizzatori hanno trovato un luogo che evocasse l'idea di lusso, solidità e tradizione di un castello maestoso. Il Garden District è stato il primo
quartiere di periferia residenziale di New Orleans. Sviluppato tra il 1832 e il 1900, ospitava le case e le dimore dei nuovi arrivati facoltosi, che costruivano case sgargianti per mettere in evidenza la loro ricchezza e quella di New Orleans
durante quell'era.
I realizzatori hanno affrontato la sfida di prendere ispirazione da un mondo reale decisamente ordinato e con un'architettura evidente, rendendolo un reame lussuoso e da fiaba. Inoltre, gli ambienti umani dovevano coesistere senza
problemi con l'estremo naturalismo del bayou selvaggio, che riveste a sua volta un ruolo importante.

L'art director Ian Gooding ha aggiunto un elemento caricaturale alle scenografie, per poter evitare la rigidità naturale delle contrapposizioni orizzontale/verticale dell'architettura reale. Gli ornamenti, le curve e le scale erano
esagerate, ma senza compromettere l'aspetto solido degli edifici.

IL QUARTIERE FRANCESE
A nord di Canal Street c'è il pittoresco Quartiere francese (Vieux Carré) della città vecchia, una delle attrazioni più amate della zona meridionale americana.
Molto degli edifici a più piani del Quartiere francese comprendono dei balconi ornamentali e degli elaborati lavori in ferro. Buona parte degli edifici è costruita con mattoni di colori brillanti e comprende delle protezioni alle finestre e
alle porte contro le tempeste tropicali. Di notte, la luce delle lampade a gas e delle lanterne illumina i vicoli e i cortili, dando vita a delle ombre che stimolano i romantici, i fantasiosi e gli apprensivi.

Questa vena di oscurità e magia che si trova dietro ai graziosi balconi di ferro ha contribuito a definire l'elemento chiave di magia nella storia. Anche se un po' inquietante, si tratta di una caratteristica attraente, soprattutto per il vivace e giovane principe.

Nell'ideare questi ambienti della città, gli artisti hanno sviluppato un vocabolario visivo che rafforzava sia l'atmosfera degli spazi e i personaggi che ci abitano. Degli spazi alti e ristretti rivelano dei manufatti, delle maschere e degli oggetti. Un contrasto forte e delle forme sgradevoli di luce e ombra aggiungono
inquietudine. In generale, gli elementi di fantasy e terrore sono più pronunciati e stilizzati. L'ambiente quindi evoca la malvagità attraente del cattivo, il dottor Facilier.

IL BAYOU
Nella regione del delta della Louisiana e del Mississippi, le rive del "Grande fiume" attraversano le terre basse, creando delle importanti regioni paludose conosciute come bayou. Gli alligatori emergono dalle acque sotto le foglie degli
alberi, mentre le lucciole si creano uno spazio personale tra i rami delle querce e dei pini, tutti pieni di muschio spagnolo. E' l'ambientazione perfetta per il mistero, la magia e il romanticismo.

"Sono cresciuto in Florida", rivela lo scenografo James Aaron Finch, "così conoscevo bene questo ambiente del sud, le grandi querce, le aree paludose, le piante indigene che le persone non vedono molto spesso in California, come i
palmetti e cose del genere, e sapevo come inserirli lì. Ho portato un po' di quel linguaggio del Sud e quello che c'è di autentico nel Bayou".
Mettere assieme questi ambienti diversi era una preoccupazione importante per la squadra di produttori, ma forse non per le ragioni che uno si aspetta. Come spiega Kyle Odermatt, "le parti naturali del Bayou sono semplici da rappresentare,
mentre sono le parti architettoniche quelle difficili. La vera sfida da un punto di vista artistico è passare da uno all'altro e far sembrare tutto adeguato".

L'artista che si occupava dello sviluppo visivo, Susan Nichols, aggiunge che "New Orleans è veramente un emblema dell'America, essendo un melting pot di tante culture variegate, che forniscono una sensazione particolare di comunità ed
etnicità che è fondamentale per l'intero ambiente. Ha fornito qualcosa alla parte visiva che non avevamo mai messo e io l'ho adorata".


ANDANDO AVANTI GUARDANDOSI INDIETRO
Il classico design Disney è presente ne “La principessa e il ranocchio” “Questo film è pieno di cose. Non credo che abbiamo mai fatto una pellicola con tante location".
~James Aaron Finch, Scenografie

Creare un mondo credibile, mantenendo allo stesso tempo una patina di fantasy, è sempre una sfida, quindi i realizzatori hanno esaminato il modo in cui i maestri della Disney del passato lavoravano alle loro pellicole.
"I registi parlavano di 'Lilli e il vagabondo' per quanto riguarda la parte architettonica, ma di 'Bambi' per la parte naturale e organica", rivela Ian Gooding.
"In 'Bambi' c’era qualcosa di incredibilmente complesso, un ambiente forestale con foglie, rocce, rami e cortecce, tutto quello che si può trovare in una foresta, e hanno dipinto solo quello che era importante. Hai ancora la sensazione di una foresta, ma non vera e propria. Non si perdono i rami, le foglie e altre cose. Funziona perfettamente per come è stata concepita e realizzata".

"Sapevamo di stare lavorando a un'opera d'epoca", sostiene lo scenografo James Aaron Finch, “ed eravamo consapevoli che una parte dell'architettura fosse quella del Garden District, così abbiamo guardato 'Lilli e il vagabondo', non tanto
per le applicazioni pittoriche, quanto per le forme e gli elementi della composizione".

LUCI E COLORI
“Per quanto riguarda le luci e i colori, ritengo che il nostro film sia un po' più complesso di quelli precedenti, nonostante noi spesso siamo attenti alla semplicità delle pellicole del passato", rivela la responsabile degli sfondi Sunny
Apinchapong.
Nello stile dei colori, l'artista di sviluppo visivo Lorelay Bove puntava a trovare un equilibrio. "Per i colori del bayou, osservavo le foto e le ricerche su Internet, notando quello che è veramente affascinante o che colori funzionano
insieme. Se c'è un momento triste, magari è monocromatico e più tendente al grigio".

Ian Gooding sostiene che il processo comprendeva un lavoro continuo. "Siamo partiti da uno sfondo e l'abbiamo dipinto, ma in maniera eccessiva, troppo naturale ed evidente. Insomma, era troppo dipinto. Abbiamo inserito dei personaggi in primo piano e l'abbiamo mostrato ai registi e a John Lasseter. Loro ci hanno detto che alcune parti funzionavano, ma era il caso di limitare alcune scelte, così abbiamo lavorato nuovamente fino a trovare quello che andava bene".
La Apinchapong aggiunge che “una cosa che cerchiamo di fare, anche se attualmente utilizziamo del software per dipingere, è non far sembrare tutto troppo digitale. Noi cerchiamo di assicurarci che sembri più tradizionale, anche se non usiamo pennelli e pittura".

IL PUNTO DI VISTA DI UN RANOCCHIO
I diversi tipi di personaggi hanno portato a una sfida unica per i realizzatori, quella di creare delle proporzioni adeguate che permettessero l'inserimento di protagonisti di dimensioni diverse e dei rapporti corretti rispetto all'ambiente.
“E' qualcosa di cui dover essere sempre consapevoli senza imbrogliare, perché altrimenti non sembrerebbe reale", sostiene il supervisore dell'animazione Eric Goldberg. "Certo, ci sono delle libertà che puoi prenderti per sistemare bene le
cose e far apparire che i personaggi stiano conversando, ma tutto deve essere sistemato in maniera corretta rispetto al resto".

Rasoul Azadani, il supervisore layout e l'ideatore delle luci, ricorda come il concetto di proporzioni abbia influenzato un viaggio esplorativo nel vero bayou.
"Quando sono stato lì, in alcune zone non c'era acqua, così potevamo vedere la struttura del bayou fin dalle fondamenta, come appariva il terreno e i segni dell'acqua, anche come questa scorreva sul suolo. Quindi, io camminavo con la mia
macchina fotografica sul terreno, scattando immagini dal punto di vista delle rane".


REALIZZARE UN MUSICAL
Il compositore vincitore dell'Oscar® Randy Newman aggiunge realismo ed esperienza a questo progetto.
Per tutti i realizzatori Randy Newman era la prima scelta, il compositore ideale per "La principessa e il ranocchio", fin dall'inizio.
Newman, storico collaboratore delle pellicole Disney•Pixar, ha ricevuto un Academy Award® per il suo lavoro in “Monsters e Co".. Inoltre si è aggiudicato dei Grammy Awards® per "Monsters & Co.", “Toy Story” e “A Bugs Life - megaminimondo”.
La canzone di Barry Newman del 1974, "Louisiana 1927", è stata suonata spesso dopo l'Uragano Katrina nel 2005, così i realizzatori hanno iniziato a valutare il senso innato del musical presente in buona parte del lavoro di Newman, tra cui anche le sue colonne sonore per "Ragtime" di Milos Forman e "Il migliore" di Barry Levinson.

"Continuavamo a pensare che Randy sarebbe stato perfetto, c'è un aspetto tipicamente americano in quello che fa e sembrava potesse essere veramente interessante", ricorda John Musker.
Così, avendo la sensazione di vendere dei frigoriferi agli esquimesi, Musker e Clements hanno proposto Randy Newman a John Lasseter.
"John ha capito perfettamente quello che Randy poteva fornire al nostro progetto", rivela Clements, "ma ci ha anche avvertito che tutti avrebbero detto che è stato lui a convincerci a utilizzare Randy Newman".

Con dei legami familiari con New Orleans e alcune estati passate lì da ragazzo, Newman sostiene di essere sempre innamorato di questa musica. "Ritengo che la musica sia veramente piacevole", sostiene Newman. "Non so cosa sia. È
difficile credere che io abbia ascoltato qualcosa da bambino che mi fa sempre sentire bene, ma chi può dirlo? Per me questo tipo di musica è veramente un piacere".
Newman ha creato una colonna sonora completamente inedita per la pellicola in tanti stili diversi (tra cui il jazz, blues, gospel e zydeco) e ha realizzato appositamente sette nuovi brani.

"Siamo stati veramente fortunati ad aver avuto dei musicisti affermati che lavoravano con Randy Newman a ‘La principessa e il ranocchio, sostiene il produttore Peter Del Vecho. “Ci sono degli artisti vincitori del Grammy Award® come il Dr. John, Terence Blanchard e Terrance Simien, che hanno fornito non solo il loro talento al progetto, ma anche quella sensazione unica tipica di New Orleans e lavorare con loro è stato veramente un onore".
I registi John Musker e Ron Clements sostengono che uno dei viaggi più eccitanti fatti a New Orleans era per vedere una sessione di registrazione con il Dr. John e Randy Newman. Nato in Louisiana, Dr. John è un musicista e cantante
conosciuto nella zona. Lui era la prima scelta dei realizzatori per la scena di apertura della pellicola, una sequenza che presenta i personaggi principali e la città di New Orleans.

Il celebre musicista Terence Blanchard era felice di veder tornare la Disney al musical. "Far parte di un musical è fantastico", rivela l'artista. "Mio padre era un cantante d’opera e amava i musical. Uno dei primi film che mi ha portato a vedere è stato 'Il violinista sul tetto'. Mi dispiace che non sia qui a vedere questa pellicola, anche se, in un certo senso, sono fortunato che lui non possa vederlo, perché altrimenti sarebbe stato in studio a fornire suggerimenti sulle cose da fare".
Il trombettista ha fornito la sua straordinaria esperienza a Louis, l'alligatore della pellicola. “Michael [Leon Wooley] era la voce di Louis e io fornivo la tromba, quindi ho detto a Michael che Louis era un personaggio complicato e che
era necessario che fossimo in due per capirlo. E' un tipo veramente potente".

Blanchard ha anche prestato la voce a Earl, il leader della band che suona sul battello del fiume.
L'artista Terrance Simien ha fornito una caratteristica di New Orleans al progetto: la musica zydeco. "E' la musica dei creoli della Louisiana", rivela Simien.
"Ci sono tanti stili di musica magnifici che le persone non hanno l'opportunità di sentire perché non passano alla radio. Io spero che il pubblico sentirà la musica zydeco e avrà voglia di provare cose nuove, esplorando altri stili di musica
provenienti da culture diverse. Spero che vorranno sentire un altro po' di zydeco".

“La principessa e il ranocchio” comprende delle nuove canzoni, tra cui “Down in New Orleans” (che vede coinvolta “Trombone Shorty", un celebre musicista locale), “Friends on the Other Side", “When We’re Human", “Gonna Take You There", “Dig a Little Deeper", “Ma Belle Evangeline” e “Almost There".
Tra le canzoni c'è una ballata per Tiana, interpretata da Anika Noni Rose. "'Almost There' è la canzone con cui Tiana esprime le sue emozioni legate al tentativo di creare un ristorante e raggiungere i suoi obiettivi", sostiene Newman.
"Anika arriva da Broadway e cantare con un backbeat non è una cosa comune per lei, ma ci è riuscita in maniera magnifica".
Uno dei personaggi più emozionanti ne "La principessa e il ranocchio" è Ray. Newman ha contribuito a portare in luce le sue emozioni in una canzone intitolata “Evangeline”.

“‘Evangeline è una canzone d'amore per Ray, la lucciola, che è innamorato di una lucciola lontana che deve ancora incontrare, un'idea veramente bella", sostiene Newman. "È stato semplice scriverla perché sapevo immediatamente che sarebbe stato un valzer Cajun. Le sue emozioni sono chiare, lui è innamorato".
Newman sostiene di capire il potere della musica per i realizzatori, in particolari quelli che creano una pellicola di animazione come "La principessa e il ranocchio". "Quando realizzi la colonna sonora di un film animato, il vero
atteggiamento dei personaggi viene riflesso nella musica", rivela il compositore.
"Se sono a pezzi, tu fai ‘ba-dum-dum’. E se non tenti la strada del ‘ba-dum-dum’, non sembra corretto. Ma con la musica puoi anche fare delle cose emozionanti".

NE-YO: “Never Knew I Needed”
Per la canzone sui titoli di cosa, i realizzatori si sono rivolti all'artista della Def Jam che ha ottenuto un disco multi platino ed è stato tre volte vincitore del Grammy Award® Ne-Yo, che canta “Never Knew I Needed", un brano che coglie
il viaggio sia di Tiana che del Principe Naveen.
Grazie alla Walt Disney Records, la colonna sonora dell'album è disponibile dal 24 novembre del 2009.
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